Ventuno Dodici Duemiladodici: secondo un’antica profezia Maya il giorno in cui sarebbe avvenuta una non precisata svolta; tradotta in Fine del Mondo.
I più cinici non si sono fatti impensierire ed hanno declassato il 21-12 a giorno qualunque.
Gli stolti filo yankee hanno speso migliaia di euro in bunker antiatomici; dando il pretesto ai pessimisti di tifare per l’Apocalisse.
Gli ottimisti hanno fatto festa; per portar sul viso l’ombra d’un sorriso; consapevoli che non sarebbe successo niente; ma anche se fosse successo tutto; era inutile “sagrinarsi”.
I più riflessivi; come sempre; hanno pensato.
Hanno fatto percorrere chilometri e chilometri all’instancabile mente umana; giungendo quasi tutti alla stessa conclusione: “E se invece che finire; cominciasse?”.
Mettere in discussione il prosieguo della vita ha innescato un meccanismo psicologico; una sindrome da fine del mondo; che ci ha resi più umili e coerenti; riportando a galla valori dimenticati e rimandandoci alle cose realmente importanti dell’ esistenza.
Miliardi di persone che; ognuna in maniera indipendente; hanno pensato: “se mi sveglio domani; cosa posso fare per essere migliore?”
Un brain- storming globale senza precedenti; l’unica ricorrenza che ha realmente unito tutti; 7 miliardi di cuori che battono in contemporanea cercando di spostare l’inerzia delle cose verso una direzione più consapevole e rispettosa.
Aboliamo Halloween; istituiamo il Ventuno Dodici.
Nicholas Capra