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Un bimbo sordo è anche un bimbo isolato. Con il Centro Audiologico che oggi viene inaugurato, la Fondazione Uspidalet e l’Azienda Ospedaliera possono aiutare i bimbi nati sordi a sentire la voce dei loro genitori e a sviluppare normali capacità di relazione, integrandosi con i loro amici.
Il Centro è stato realizzato con i proventi della Lotteria di Natale del 2012 e rappresenta un grande regalo di Natale, dotato delle più innovative strumentazioni all’avanguardia nell’ambito della diagnosi e del trattamento precoce della sordità infantile, come spiega Raffaele Sorrentino, direttore della struttura di Otorinolaringoiatria: “La sordità del bambino differisce dalla sordità dell’adulto in quanto il bambino ha bisogno dell’udito per sviluppare il suo linguaggio orale e conseguentemente il suo approccio al mondo. La diagnosi precoce di sordità infantile è indispensabile per poter quindi intervenire: grazie a test e valutazioni innovative ora presenti nella cabina silente acquisita dalla Fondazione Uspidalet, possiamo intervenire anche sui neonati, avviano quindi nel più breve tempo possibile gli interventi protesici (cocleari) che
permettono ai bambini di connettere il cervello con l’esterno grazie a stimoli elettrici, in quella delicata fase di “plasticità” del sistema nervoso centrale in cui viene riconosciuto il linguaggio”. Alla Kouchnerova, Presidente della Fondazione Uspidalet ONLUS, sottolinea: “Questa inaugurazione rappresenta un bellissimo regalo di Natale per l’Ospedale Infantile. Oggi diventa realtà un sogno: la possibilità di diagnosticare ai neonati le malattie dell’udito per offrire loro cure tempestive ed assicurare una guarigione prima dell’età scolare. L’avvio del progetto è stato possibile grazie alla nostra Lotteria di Natale 2012, che ha raccolto 21.175 euro, grazie a tutti quelli che hanno acquistato un biglietto, ai volontari che li hanno distribuiti, a tutti quelli che hanno collaborato, in particolare a tanti commercianti ed ai gestori delle edicole. Un grazie particolare a tutti coloro che hanno regalato i premi, per tutti ricordiamo Codelfa spa che ha donato il primo premio. I fondi mancati per completare il progetto, che ha
richiesto un investimento di circa 60.000 euro, sono stati raccolti grazie alla generosità di Fai Service soc. coop, alla Fondazione Cassa Risparmio di Asti, alla DE.MO spa, alla Associazione Portatori di Impianti Cocleari, alla dottoressa Patrizia Russo, al signor Roberto Manfrin ed alla signora Claretta Reposo Pozzi”.

Il Centro alessandrino, con il dr. Marco Perotti, fa parte della rete nazionale dei Centri dedicati ad alta specializzazione, in cui operano tutte le figure coinvolte nella presa in carico del piccolo paziente affetto da sordità, a cominciare dall’otorinolaringoiatria, per continuare con il neuropsichiatra infantile, il foniatra, il logopedista, l’audiologo, lo psicologo. Ma è anche uno dei tre Centri di Riferimento regionali per gli impianti cocleari, fino ad oggi rivolto in modo preminente alla presa in carico di pazienti adulti. Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, spiega: “Grazie alla nuova strumentazione potremo dare una risposta più completa ai bambini e alle loro famiglie. Il presidio pediatrico qualifica ulteriormente la propria offerta, sia per quanto concerne la dotazione strumentale che dell’accoglienza, in quanto nuove apparecchiature migliorano i locali che li ospitano. Siamo come sempre grati alla Fondazione e a tutti i donatori per il lavoro realizzato, ormai le procedure sono abbastanza rodate e siamo davvero felici di aver trovato sotto l’albero di Natale questo meraviglioso regalo. Ancora un gesto d’amore per questo piccolo ospedale dalle grandi risorse umane”.
L’Assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera ha sottolineato come in tempi di risorse sempre più scarse la solidarietà sia un fattore determinante: “Quando la gente ama un ospedale, come in questo caso, lo riconosce come riferimento e lo aiuta volentieri, in progetti individuati sotto una supervisione aziendale. Ad Alessandria il binomio funziona”.

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