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Quattro vignerons Monferrini; un dramma nazionale; e un vino della solidarietà. La formula non sarà inedita ma la solidarietà è sempre un gesto ammirevole e lodevole. Il progetto è intitolato Solidarietà tra Territori. Il Monferrato in aiuto dell’Emilia terremotata. Da solo il titolo spiega l’intero costrutto. L’idea è nata e portata a compimento da quattro aziende vitivinicole monferrine: Vi.Ca.Ra e Castello di Uviglie di Rosignano Monferrato; Accornero Giulio e Figli di Vignale Monferrato; Tenuta San Sebastiano di Lu Monferrato.

Il vino poteva essere soltanto il grignolinodel Monferrato Casalese; annata 2011; una delle vendemmie “eccellenti”; perché il Grignolino è il vino autoctono per eccellenza; l’emblema e la bandiera della monferrinità in bottiglia.

Una bottiglia per azienda a comporre una confezione in legno; semplice; elegante e sicuramente unica per la tiratura limitata; 240 confezioni; 30 Euro ognuna; per un incasso totale stimato di settemila e duecento euro da destinare per intero a tre situazioni rese molto difficili dal sisma che ha funestato l’Emilia. La prima; famigliare; un nucleo che convive con l’handicap: le altre due; aziendali; un’acetaia produttrice di balsamico e una trattoria; entrambe gravemente danneggiate dal sisma.

Alla gara di solidarietà innescata dai tre vignaioli; Domenico Ravizza; Simone Lupano; Ermanno Accornero; Roberto Dealessi; partecipano altri attori; in primis i fornitori di materie prime; e poi un partner d’eccezione come Eataly; l’organizzazione di Oscar Farinetti che si occuperà di collocare la maggior quantità di cassette nel tempo più celere; perché la velocità con la quale sarà raggiunto l’obiettivo sarà vitale per alleviare le pene di coloro che il terremoto l’hanno subito.

L’iniziativa SOLIDARIETA’ TRA TERRITORI verrà presentata giovedì 6 settembre a Moncalvo nell’Osteria Bela Rusin con una cena aderente all’iniziativa di raccolta fondi per l’Emilia; indetta da Slow Food tra i locali presenti sulla guida Osterie d’Italia. L’adesione alla cena (costo 30 € – inizio ore 20); andrebbe prenotata per il rispetto dovuto al lavoro del ristoratore; buona parte dell’incasso sarà devoluto alla raccolta di Slow Food.

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