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Nella notte, un forte terremoto ha colpito il Centro Italia, seminando morti e feriti. Più di venti sono le vittime fino ad ora accertate, dislocate nel Lazio, ad Accumoli ed Amatrice (in provincia di Rieti) e nelle Marche a Pescara del Toronto (Ascoli Piceno).

Il Capo del Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha dichiarato che, per intensità, il terremoto è paragonabile a quello dell’Aquila.

Risulta impossibile stabilire con certezza il numero delle vittime, poiché numerose sono le persone che si trovano ancora sotto le macerie ed il numero dei morti, quindi, è destinato a salire. Molte sono, però, le zone dei centri abitati impossibili da raggiungere.

La prima scossa, quella di maggiore intensità, è stata registrata alle 03:36, di magnitudo 6.0., con epicentro ad Accumoli, in provincia di Rieti, ma, durante tutta la notte, ne sono state avvertite altre e tutto il Centro Italia, Roma compresa, ne è stato colpito.

Lo scenario è triste e desolante: corpi seppelliti sotto le macerie, soccorsi che tentano l’impossibile, richieste d’aiuto e paesi distrutti. Amatrice ne è un esempio, poiché il Sindaco ha dichiarato che metà paese non esiste più.

Anche dalla rete si sono mobilitati per aiutare. Facebook, infatti, ha attivato il servizio Safety Check, che permette agli utenti di segnalare che si trovano in sicurezza.

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