dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

La revisione del servizio ferroviario piemontese pesa come un macigno sulla Liguria. La Regione sabauda, infatti, vara il piano per risparmiare 5 milioni di euro rimodellando le percorrenze di una serie di coppie di treni. A scontarne gli effetti saranno soprattutto i pendolari liguri. Per tamponare in parte le conseguenze dei tagli, l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco vuole risistemare la “coperta di Linus” applicando riduzioni alla linea Genova-Acqui.

“Il Piemonte ha attuato una forte riduzione dei servizi ferroviari con una grossa penalizzazione sui treni che corrono nella nostra regione – spiega l’assessore Vesco – Una decisione presa nonostante io avessi scritto lettere in cui avevo intimato di non farlo, perché questo atto avrebbe danneggiato molto in particolare la riviera di ponente. Peraltro non c’è stata nemmeno una dialettica, e le notizie adesso ci sono arrivate attraverso Trenitalia.

“Il quadro oggi è dettagliato: i tagli sono molto pesanti – afferma Vesco – Viene drasticamente ridotto il servizio sulla Cuneo-Ventimiglia, dove da otto coppie di treni si passa a due al giorno. Vengono tagliati i prolungamenti da Ventimiglia a Taggia, che erano molto importanti per la provincia di Imperia, e sono altri sei treni. Vengono interrotti sei collegamenti che da Savona raggiungevano Ventimiglia. Viene tolto il primo treno della mattina che da Savona va ad Alessandria, molto usato dai lavoratori che si recano in Valbormida e in Piemonte. Si tratta di un impatto per la nostra regione quantificabile in oltre 5 milioni di euro”.

“Domani mi confronterò con i comitati dei pendolari e le associazioni dei consumatori: dobbiamo stabilire come agire – prosegue – Appare difficile che il nostro bilancio possa integrare risorse aggiuntive. La riviera di ponente non può pagare un prezzo così alto, perché si tratta, in alcuni casi, di treni ad alto afflusso. Si parla di oltre 2 mila passeggeri, che non possono essere lasciati a piedi”.

“Dovremo rimodulare il servizio regionale, andando a tagliare alcuni convogli nei tratti dove non eravamo mai intervenuti – annuncia l’assessore – Per esempio la Genova-Acqui, di nostra competenza, non aveva mai avuto riduzione; ma oggi è assolutamente necessario intervenire su questa tratta. Non vogliamo assolutamente fare come il Piemonte, che lascia i propri cittadini a piedi, ma dovremmo ricalibrare per risparmiare un po’ di soldi da mettere sul ponente”.

Vesco ribadisce che la Liguria non ha denaro in più da impegnare sul contratto di servizio con Trenitalia. “L’assessore Rossetti ha già fatto sapere che non ci sono risorse aggiuntive dal bilancio, quindi le risorse da girare sul ponente vanno recuperate nell’ambito del servizio regionale. In altre zone, nel passato, avevamo eliminato alcuni convogli, proprio per il taglio dei trasferimenti. Sulla linea Genova-Acqui non possiamo, ad oggi, non intervenire” conclude l’assessore regionale ai trasporti.

tratto da IVG.it

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x