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“In un momento economicamente difficile quale quello attuale; è necessario garantire a tutti i piemontesi il diritto alla mobilità; ma è anche fondamentale procedere a una netta riduzione dei costi. E’ per questo motivo che è stata avviata la riforma del trasporto pubblico: una riforma che rappresenta un’occasione importante per migliorare un meccanismo che; oltre ad essere molto costoso; non era comunque soddisfacente”.

Con queste parole l’On. Marco Botta; consigliere regionale del Pdl; definisce i tagli al trasporto pubblico che hanno portato; proprio in questi giorni; alla sospensione di 12 linee ferroviarie e a una innovativa sperimentazione su altre due linee; tra le quali l’Alessandria-Ovada.

“Sull’Alessandria-Ovada – spiega Botta – è stato sospeso il servizio su ferro e sostituito con quello su gomma. La tratta è quindi stata esclusa dal contratto di servizio con Trenitalia e messa a gara; al fine di verificare il servizio offerto da altri operatori e con l’obiettivo di trovare soluzioni più funzionali e meno costose per l’ente pubblico; come può essere; ad esempio; un servizio misto treno-bus”.

“La riduzione dei finanziamenti statali – precisa Botta – ma anche i costi pro-capite su alcune tratte; che in determinati momenti della giornata raggiungono cifre da capogiro a causa della scarsissima utenza; ci hanno indotti a questa operazione di razionalizzazione che dovrebbe portare alla riconversione del servizio”.

“Non si tratta – prosegue l’esponente del Pdl – di un salto nel buio: l’assessorato regionale ai Trasporti ha affidato a Scr; la centrale unica per la gestione degli appalti; il bando di gara per la gestione del servizio ferroviario su questo e altri ‘rami secchi’ del collegamento ferroviario. La Società di Committenza Regionale effettuerà quindi una ricerca di mercato di operatori in grado di gestire servizi low cost integrati e sperimentali; e risulta che ci sarebbero già stati contatti informali con operatori internazionali e nazionali con esiti definiti interessanti. Con l’autunno; dunque; nuovi operatori potrebbero riportare in funzione questi rami ferroviari secchi”.

“Sempre nel territorio alessandrino – continua botta – è in atto un’ulteriore sperimentazione. Sulla Casale-Vercelli sono infatti state cancellate le linee di autobus parallele ai treni; per verificare le ricadute positive sul trasporto su rotaia in termini di costi e ricavi. Tra alcuni mesi; alla luce dei dati che emergeranno da queste sperimentazioni; saremo in grado di effettuare le scelte migliori per l’utenza e per il territorio”.

“Ricordo infine – conclude Botta – che delle 12 linee ferroviarie oggetto di questa riforma del trasporto pubblico; tre sono interrotte da almeno due anni per problemi infrastrutturali e sette sono regolarmente sospese nei mesi estivi. Dati che dimostrano come il centrosinistra; con tutte le critiche che ha indirizzato a questo intervento ‘sui rami secchi delle ferrovie’; si sia fatto prendere un po’ la mano dalla demagogia; cavalcando l’onda del malcontento senza neppure soffermarsi a valutare i dati concreti e senza fare i conti con la diminuzione dei trasferimenti statali destinati al settore e le risorse disponibili”.

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