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Riceviamo e pubblichiamo:

Lo scavo del tunnel del Terzo Valico produce circa 20 milioni di tonnellate di terre e rocce da scavo destinate a cave per lo più situate nei comuni di Alessandria (a Spinetta Marengo e nel rione Cristo), Tortona, Pozzolo Formigaro, Sezzadio, Frugarolo, Novi Ligure.

Per legge in quel materiale viene accettata una quantità di amianto pari a 1000mg/Kg, ovvero l’uno per mille. Questo significa che circa 8 mila tonnellate di amianto arriverebbero nel comune di Alessandria e circa 20mila tonnellate di amianto nell’intera provincia.

In realtà la quantità potrebbe essere anche molto superiore, perché i controlli sono ampiamente insufficienti. Di fatto lo riconosce Arpa che su questo punto ha fatto inutilmente ricorso al Tar. L’inquinamento riguarda anche altri territori perché l’amianto è una fibra estremamente volatile ed è molto complicato e costoso tenerla sotto controllo durante il trasporto e, successivamente, per effetto di pioggia e vento nei siti di deposito.

Oltre all’amianto quel materiale contiene altri inquinanti usati per effettuare lo scavo e non sono previsti sufficienti controlli per evitare che la mafia dei rifiuti ne approfitti per aggiungere dell’altro. Tutto questo per realizzare un’opera da 6,2 miliardi, giudicata da moltissimi esperti totalmente inutile per molte ragioni. L’ultima, evidentissima, è costituita dai 15 metri di fondale (roccioso) di Voltri e Sampierdarena che, confrontato con i 22 metri di fondale di Vado Ligure, fanno del Terzo Valico un tunnel che sbuca sul porto sbagliato, perché precluso alle nuove grandi navi portacontainer che sono 4 volte più grandi rispetto a quando l’opera è stata progettata.

Potrebbero uscirne dicendo che l’apparizione di tali navi, aventi costi e consumi per unità di carico molto ridotti, è cosa recentissima e imprevedibile. Invece continuano, e gli stessi che a Casale Monferrato hanno appena dedicato un parco alle vittime dell’amianto ora fanno portare un’enorme quantità di amianto dove prima non c’era, ad Alessandria, seminando fibre killer in provincia e lungo le autostrade. In passato i sindaci che hanno accettato tutto questo hanno detto che erano obbligati dalla ‘legge obiettivo‘. Una legge che quest’anno è finita in soffitta. Ora, perché non bloccare i disastri che essa ha lasciato in eredità? Il Terzo Valico è inutile. L’Europa non lo finanzia.

Chi lo promuove evita il confronto. Il poco finora realizzato può essere recuperato per interventi molto meno impattanti.

Perché insistere?

Oggi, venerdì 21 ottobre ore 21 ad Alessandria, rione Cristo, U. S. Nuova Gandini, tra via Nenni 21, via Basso 22 e via Togliatti. www.faldesicure.org [email protected] 3456111117

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