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Si svolgerà SABATO 29 GENNAIO p.v. ad Alessandria; presso il Palazzo Municipale (Sala Giunta); con inizio alle ore 16;30; il Convegno dal titolo Gli Italiani ed i Piemontesi in Venezuela. Levento è promosso dal FAIV (Fondo Aiuti agli Italiani in Venezuela) in collaborazione con il Comune di Alessandria e la Regione Piemonte. Interverranno al Convegno: il Sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio; il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte; On. Valerio Cattaneo; Fabrizio Bruno (Responsabile della Regione Piemonte per i Piemontesi nel mondo); Vincenzo Spagnolo (giornalista di Avvenire); l On. Mariza Bafile (già Deputata al Parlamento per gli Italiani allestero; giornalista e scrittrice); Blanca Briceno (docente universitaria) e Francesca Granchelli (Presidente FAIV). Durante i lavori verranno proiettati inediti filmati sullopera dei Piemontesi nel Paese sudamericano. A volere proprio ad Alessandria il Convegno sono stati il Consigliere Comunale Mario Bocchio e Leonarda Boidi; figlia di Nicola; alessandrino; che ancora oggi è ricordato con affetto e ammirazione in Venezuela per le sue realizzazioni quando; negli anni Cinquanta; fu prima emigrato e poi Viceconsole dItalia. La storia del Venezuela; praticamente dal 1811 anno dell indipendenza; è profondamente legata alla presenza degli italiani. Vale la pena ricordare come la stesura della Dichiarazione di Indipendenza sia stata fatta dal torinese Isnardi Marchese di Caraglio; anziché da Simon Bolivar spiega Leonarda Boidi – Tra i nostri connazionali; nel corso dei decenni; specialmente dopo la Seconda Guerra Mondiale; hanno contribuito allo sviluppo economico e culturale del Venezuela anche diversi alessandrini; tra i quali lo stesso Nicola Boidi (fondatore della Scuola Italo-Venezuelana Angelo De Marta a Puerto La Cruz; Viceconsole e uno dei primi agenti dellassicurazione Ras); la Professoressa Piccone (insegnante di letteratura italiana presso la Scuola Codazzi di Caracas e presso lUniversità Centrale) e Vincenzo Saltilli (funzionario del Consolato italiano). E ormai constatato in maniera inoppugnabile come in Venezuela; la conoscenza della cultura; in particolare quella umanistica; sia dovuta agli italiani; così come i Codici Civile; Penale e Commerciale abbiano subito più linfluenza italiana che non quella spagnola. Allo stato attuale la presenza dei nostri connazionali nel contesto della popolazione totale del Venezuela si attesta su una cifra inferiore all 1%; mentre la percentuale delle aziende e delle imprese italiane presenti ammonta al 10%. Inoltre; è noto come la capitale Caracas sia stata costruita anche da molti italiani; così come le principali infrastrutture del Paese.L attuale Governo del Presidente Hugo Chavez; che sta sempre più assumendo le sembianze di una vera e propria dittatura; nellottica di un chiaro processo di nazionalizzazione; ha già provveduto a confiscare 74 aziende italiane; che sono state sequestrate addirittura con luso delle armi e senza la sicurezza di un legittimo risarcimento. Sono inoltre stati espropriati 2;5 milioni di ettari di terreno di proprietà di italiani denuncia il Consigliere Bocchio – Nel Venezuela attuale; inoltre; sta diventando una preoccupante piaga il sequestro degli imprenditori italiani ad opera della locale criminalità organizzata; tollerata dallo stesso Governo. Esiste la difficoltà da parte dei figli dei nostri connazionali; nati in Venezuela; ad ottenere la nazionalità italiana; che garantirebbe loro una certa tutela. Va sottolineato come una simile situazione sia originata dal fatto che i genitori italiani in passato; per poter lavorare; hanno dovuto richiedere ed ottenere la cittadinanza venezuelana. Non esistendo in Venezuela il cosiddetto stato sociale; lessere vittime del predetto processo di nazionalizzazione nel contesto della crisi economica mondiale; sta; infine; causando seri disagi anche agli italiani; molti dei quali si sono improvvisamente trovati addirittura senza la disponibilità economica per le necessità primarie; tra le quali il sostentamento alimentare e lassistenza sanitaria. La Chiesa Nostra Signora di Pompei di Caracas; costruita dagli italiani; ha raddoppiato i posti nella mensa dei poveri proprio per fornire un minimo ausilio ai nostri connazionali e un ruolo di primo piano lo gioca anche lo stesso FAIV. Tutti questi argomenti verranno approfonditi nel corso del Convegno; unitamente alle riflessioni dellOn. Bafile; che nel suo libro intitolato Notturno; ripercorre le vicende di unitalo-venezuelana.

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