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Hanno conseguito l’esame a pieni voti, i due corsisti del corso Cipa-at della Cia di Alessandria di “Utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura” detenuti alla Casa di reclusione “Cantiello G. e Gaeta S.” di San Michele (AL) ed è avvenuta la consegna degli attestati certificati dalla Regione Piemonte, nell’ambito del progetto di Agricoltura Sociale proposto dalla Cia, prima esperienza del genere nella Casa di Reclusione.

L’incontro si è svolto nella sala riunioni dell’Istituto penitenziario; a consegnare i cosiddetti “patentini fitosanitari” è stato il docente formatore Cipa-at della Cia di Alessandria Fabrizio Bullano, insieme al direttore Istituti Penitenziari Elena Lombardi Vallauri. Presente anche la responsabile dell’area educativa dell’Istituto, Simona Di Mauro.

I due detenuti, in regime di semilibertà, hanno frequentato le lezioni svolte nella sede Cia di Casale Monferrato, mentre è in avvio un corso strutturato all’interno dell’Istituto (al momento sono in corso le pratiche burocratiche previste per formare la classe di 20 partecipanti).

Uno dei due partecipanti, prossimo all’uscita dall’Istituto dove ha scontato la pena, non è nuovo al lavoro agricolo: ha lavorato per molti anni in un’azienda del Modenese, dove tornerà a prestare la sua attività, dedita all’allevamento di cavalli e maiali; l’altro frequentante ha conseguito altri attestati, durante lo sconto della pena, di ortofrutticoltura, giardinaggio e forestazione.

Commentano i due corsisti: “Le lezioni sono state interessanti e utili, abbiamo trascorso tempo molto gradevole e la cosa più bella è stata sentirsi parte di un gruppo, in mezzo a gente comune”. Spiega Bullano: “I due allievi sono stati molto diligenti e attenti al corso, hanno appreso molto e aumentato le loro competenze nell’ambito dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari. Il progetto Cia di Agricoltura Sociale intende perseguire questa strada e dare la possibilità ai detenuti di acquisire strumenti professionalizzanti e riconosciuti da spendere sul mercato del lavoro, una volta scontata la pena”. Conclude il direttore Lombardi Vallauri: “Queste opportunità di acquisire e certificare le proprie competenze costituiscono un contributo fondamentale per coloro che responsabilmente decidono di impiegare il tempo della detenzione per il proprio costruttivo rientro nella società. Il protocollo che la Cia ha voluto stipulare con gli Istituti Penitenziari di Alessandria è un esempio virtuoso di partecipazione alla crescita della comunità attraverso l’integrazione delle Istituzioni e la condivisione dei principi, dei valori e degli obiettivi della Costituzione. Sono questi percorsi che rendono possibile per l’Amministrazione Penitenziaria assolvere il proprio mandato in termini di sicurezza e di reinserimento.”

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"