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Ieri mattina, lunedì 27 maggio, davanti all’ingresso dell’Ospedale di Tortona, si è tenuta la conferenza stampa voluta dal sindaco, Massimo Berutti, e dal presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta, cui hanno preso parte consiglieri e assessori comunali.

Abbiamo voluto questa conferenza stampa perché siamo venuti a conoscenza, solo la scorsa settimana, di una relazione redatta, nel novembre 2012, dal team prescelto dalla commissione tecnica Azienda Ospedaliera di Alessandria, Asl di Asti e Asl di Alessandria, e composta da due medici dell’ospedale infantile di Alessandria e dal dottor Rinaldi dell’ospedale di Tortona – ha spiegato il sindaco, Massimo Berutti -. Da questo documento apprendiamo che il team composto da professionisti, a seguito di accurati sopralluoghi nei reparti di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali alessandrini e artigiani, è giunto alla conclusione che l’Ospedale di Tortona ha due parametri fuorilegge a fronte di Novi che ne ha ben dieci e concludendo che, leggo testualmente, in merito all’adeguatezza della dotazione tecnologica, strutturale e logistica e, non ultimo, dei costi sostenibili la locazione che risponde a tutti i requisiti per una struttura unica S.C. di Pediatria e neonatologia non può essere che presso il Presidio di Tortona”.

E’ gravissimo che nessuno ci abbia parlato di questo documento – prosegue il primo cittadino -, ma ancora più inconcepibile e inaccettabile è il fatto che sia stato completamente disatteso da parte di chi ci ha sempre giustificato la scelta di chiudere il polo neonatale di Tortona a favore di quello di Novi con il parametro del numero di parti. Data la gravità della situazione che ci troviamo ad affrontare chiediamo all’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera – che ha la delega da solo un mese -, che istituisca una commissione tecnica che apra un’inchiesta e chiediamo che venga messo in discussione il tutto e che la decisione venga rivista seguendo le conclusioni e le indicazioni fornite dal team di professionisti”.

Come ha detto anche il sindaco – ha commentato il presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta – siamo sempre stati comprensivi e collaborativi, usando un profilo di buon senso, ma ora è giunto il momento di alzare i toni. In un incontro avuto recentemente con i tre dirigenti dell’Asl ho chiesto loro di partecipare ad un consiglio comunale aperto sull’ospedale spiegando e documentando con dati oggettivi la scelta che ha portato alla chiusura del polo neonatale di Tortona unificandolo con quello novese. Ci hanno sempre parlato dei 500 parti ma i dati reali da prendere in considerazione devono essere quelli contenuti in questa relazione. Dieci parametri non rispettati da Novi contro i due di Tortona: sono questi i dati su cui lavorare”.

Tortona – ha concluso il presidente Carabetta – dovrà rimanere pienamente servita dal nostro nosocomio”.

Intanto, venerdì 24 maggio, il sindaco, Massimo Berutti e il presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta, hanno scritto al direttore generale dell’Asl alessandrina, Paolo Martorio, al direttore sanitario, Francesco Ricagni, al direttore amministrativo, Stefano Manfredi e, per conoscenza, all’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Ugo Cavallera.

In un recente articolo – si legge nella nota del sindaco e del presidente del Consiglio comunale – veniamo a conoscenza che un gruppo di esperti dei tre massimi organismi sanitari della zona – Azienda Ospedaliera di Alessandria, Asl di Asti e Asl di Alessandria, dopo accurati sopralluoghi nei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Alessandria e Asti, sono giunti alla conclusione che l’Ospedale di Tortona ha due parametri fuorilegge a fronte di Novi che ne ha ben dieci. Nello specifico nella relazione si legge: in considerazione delle note conclusive sopraesposte in merito all’adeguatezza della dotazione tecnologica, strutturale e logistica e, non ultimo, dei costi sostenibili la locazione che risponde a tutti i requisiti per una struttura unica S.C. di Pediatria e neonatologia non può essere che presso il Presidio di Tortona”.

Questa relazione – proseguono Berutti e Carabetta – è datata novembre 2012 ma questo non ha impedito di portare avanti la decisione, già presa, di unificare le due realtà creando un unico polo neonatale a Novi Ligure. Alla luce di quanto riportato da questa relazione siamo a chiedere quali siano le ragioni e le motivazioni che hanno spinto a propendere per il polo neonatale a Novi Ligure, nonostante la situazione non facile, e le ragioni per cui questo documento è stato tenuto segreto e non ne è stata data adeguata informazione all’amministrazione comunale, ai primari del nosocomio tortonese e alla cittadinanza. In più chiediamo di rivalutare seriamente e immediatamente l’ipotesi di spostamento del centro di pediatria neonatologica all’interno dell’Ospedale di Tortona al fine di consolidare le condizioni di sicurezza definite dall’indagine del novembre 2012. Attendiamo risposte chiare e a stretto giro di posta”.

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