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Sono Antonio Brambilla e Giacomo Centini i nuovi direttori generali che guideranno l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Alessandria e l’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo per i prossimi tre anni.

I neo direttori hanno presentato agli organi di stampa gli obiettivi di mandato che la Regione Piemonte ha assegnato e le prime azioni da porre in atto per realizzarle.

In primis, la piena integrazione dell’organizzazione e dei servizi delle due Aziende, che Brambilla e Centini hanno voluto sottolineare con il gesto della presentazione congiunta.

“L’Italia ha una sanità ottima, con buoni risultati in termini di esito e di costo: questo è stato il motivo che mi ha spinto a passare dall’esperienza privata a quella pubblica, prima in Toscana e ora in Piemonte. Penso che vi siano enormi spazi di lavoro, anche alla luce del contesto italiano, della nostra educazione alla prevenzione – basti pensare alla nostra alimentazione – e ai cervelli presenti nelle nostre aziende. Qui ad Alessandria ho trovato una realtà che ha fatto passi molto importanti nell’ottica dell’innovazione, in particolare rispetto alla capacità di rispondere alla domanda. Abbiamo, infatti, professionisti che sanno attrarre, anche su patologie rare o di nicchia. Credo che il nostro compito sia quello di essere uno strumento di crescita per il personale, affinché possa rendere un servizio ancora migliore al cittadino. In questo senso, la sinergia con l’Azienda Sanitaria Locale è fondamentale, in quanto insieme possiamo supportare le eccellenze, le realtà radicate sul territorio per superare le distanze, aiutare gli operatori a snellire le procedure, risolvendo insieme a loro i problemi, investendo in termini di attrezzature e con meno  burocrazia. Abbiamo numerosi strumenti a disposizione, a partire dal patrimonio umano che abbiamo trovato nelle Aziende, con la ricchezza di professionalità ed eccellenza presenti e le numerose reti già esistenti. Certamente dobbiamo operare per migliorare ancora sulle liste di attesa, ma il nostro obiettivo è quello di garantire equità a tutto il territorio, nella consapevolezza che possono muoversi non solo i cittadini ma anche i professionisti” – dichiara Giacomo Centini, DG AO AL.

“Il governo dei tempi di attesa, la sanità digitale, il piano cronicità, la trasparenza: sono gli obiettivi di mandato generali assegnati dalla Regione Piemonte sui quali dobbiamo lavorare insieme nei prossimi anni, avendo cura di mettere al centro il cittadino e il paziente, facilitando e semplificando l’accesso ai servizi. Il mandato forte è evidentemente l’integrazione, che riguarda certamente gli operatori, ma soprattutto i cittadini, in quanto ha un grande impatto sul servizio erogato. Nella mia esperienza professionale, ho avuto modo di occuparmi di tutto quello che riguarda l’assistenza territoriale: i tempi di attesa ambulatoriali, il piano delle cronicità, la medicina d’iniziativa, le reti territoriali, argomenti fondamentali per la realizzazione dell’integrazione che dobbiamo attuare su questo territorio. Ho avuto modo di constatare che le reti di professionisti esistono e di rilevare positivamente le significative competenze esistenti. Non è un caso che il Piemonte, uscito lo scorso anno dal piano di rientro e ora al secondo posto a livello nazionale nella graduatoria dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, esprima professionalità che hanno fatto un grande sacrifico ma anche un grande lavoro. Questo indica che anche il sistema sanitario regionale ha fatto un buon lavoro.

Oggi siamo in una situazione in cui l’innovazione è fondamentale, una innovazione che porteremo ai professionisti ma anche alle amministrazioni locali con le quali abbiamo in animo di avviare un confronto che finora è stato, ovviamente, positivo, perché sono interlocutori fondamentali per la pianificazione dell’assistenza” – dichiara Antonio Brambilla, DG Asl Al.

 

Altri argomenti trattati: l’informatizzazione quale elemento fondamentale per poter dare avvio alla rete, una opera complessa e proiettata in un raggio di ampio periodo.

L’uniformità dei sistemi di prenotazione ambulatoriale, complessa, anche perché strettamente collegata ad azioni preliminari di riorganizzazione e formazione mirata agli operatori.

L’annosa questione degli accessi impropri al Pronto Soccorso, che andrebbe risolta a monte, attraverso una adeguata riorganizzazione della rete territoriale.

E poi: sugli investimenti, il dr. Centini ha evidenziato la necessità di procedere insieme ai professionisti per concordare le principali criticità, ricordando che al presidio pediatrico Cesare Arrigo è già possibile mettere in atto un importante investimento sulle sale operatorio grazie all’eredità della signora Elsa Baralis di oltre tre milioni e mezzo di euro.

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"