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Finalmente la mission solca il confine del Mozambico e qui respiro subito la vita della Mia Africa.1463170_207257399457920_1807937598_n
Passare dalla dogana del Sud Africa paragonabile a una dogana svizzera per poi attraversare la dogana del Mozambico paragonabile a un ufficio postale di paese circondato da un antico mercato dove si ascoltano grida di richiamo e contrattazioni di varie mercanzie , mi ha da subito balzato dentro la mia Africa, infatti, al termine della magnifica visita al national park del Gruger abbiamo preso la direzione per Maputo, la capitale del Mozambico, lasciando così la terra del Sud Africa dove la differenza razziale è molto marcata e io l’ho respirata ovunque,  le terre dei ranch hanno una estensione che varia tra 15km 25km e se non sono ranch sono comunque zone decretate riserve private, in sostanza non esiste terra di nessuno o meglio dire pubblica . Il paesaggio potrei descriverlo come la terra promessa, quella terra tanto cercata da Mosè , terreni fertili, abbondanza d’acqua, piccoli laghetti, il tutto però è marcato ovunque da chilometri di recinzione che racchiude intere colline, praterie, sorgenti e attraversati da grandi e potenti pick-up carichi di braccianti di colore. Siamo arrivati ufficialmente in terra del Mozambico, qui è fantastico. I piccoli villaggi di tucul sono ovunque tanto da costeggiare lunghi tratti stradali e colmando i vuoti lasciati dalla vegetazione. Durante il trasferimento su strada della spedizione ci siamo imbattuti in un villaggio poco distante dal famoso cartello che indica il passaggio del tropico de capricornio e creo così il gemellaggio del piccolo villaggio con il motoclub Castellazzo Bormida di cui sono membro onorario e distribuiamo il materiale raccolto dal motoclub.1503828_207265122790481_1012057727_n
Si parte per Quelimane  a 1550 KM A NORD della capitale Maputo, per visitare il centro ONLUS PROGETTO MOZAMBICO nostro affiliato alla mission 2013.
Subito il primo contatto preso a Maputo ci avvisa di probabili rallentamenti sul tratto Beira per manifestazioni, dopo ulteriori informazioni della situazione si è deciso .si parte comunque. i chilometri sono tanti perciò si farà una tappa a circa 750 km per alleggerire il trasferimento. Superato il ponte del RIO SAVE poco dopo 1 km la strada è stata interrotta da un blocco militare per l’organizzazione della scorta armata ai fini del superamento in sicurezza del tratto fino a Inchope (circa 340 km di cui 117 km in zona rossa ). Al raggiungimento di circa 12 km di convoglio composto da vetture e camion civili si è dato il via al trasferimento scortato.

I militari erano ovunque e armati di mitra e lancia razzi.
A meta’ percorso della zona rossa i militari iniziano ad allertarsi dando fuoco alle vegetazione sul ciglio della strada per aumentare la loro visibilità. Da lì a pochi metri iniziano a sparare mettendo in fuga i ribelli che nei giorni precedenti hanno assalito i camion dando loro fuoco.

Paolo Briganti

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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