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Si è da poco conclusa la seduta odierna della giunta comunale durante la quale sono state presentate alcune mozioni interessanti. Il consigliere comunale del Pdl Locci ha presentato una mozione riguardo le assunzioni di incarichi nelle partecipate; che; come tutti sanno; si trovano in una situazione finanziaria difficile; chiedendo che vengano pubblicati i curricula dei candidati alle varie cariche e le motivazioni che determinano le assunzioni. Si sono espressi a favore di questa mozione anche il consigliere dell’Udc Barosini; e i tre esponenti del M5S. Il consigliere di maggioranza Masseno ha replicato dichiarandosi stupito da questa improvvisa conversione alla trasparenza amministrativa di Locci; in forza al Pdl già durante la scorsa amministrazione. La maggioranza ha respinto la mozione; spiegando che i curricula vengono già esaminati a sufficienza e che esistono le figure del sindaco e del presidente della Provincia come giudici. Tutte le liste di opposizione si sono trovate d’accordo nel condannare la bocciatura di questa mozione; poiché sarebbe giusto usare una linea di trasparenza nei confronti dei cittadini. I dirigenti delle partecipate; pure essendo dirigenti; sono dipendenti pubblici; occorre dunque fugare ogni sospetto riguardo possibili preferenze clientelari.

Angelo Malerba; capogruppo del Movimento 5 Stelle; ha presentato una mozione riguardante la revisione degli studi di settore ad Alessandria; proposta già discussa e approvata con entusiasmo dai commercianti durante l’incontro aperto al pubblico di giovedì scorso. La revisione degli studi di settore è un qualcosa già contemplato dalla legge; in quanto questi devono tenere conto delle condizioni socio – ambientali del territorio; ed è un dato di fatto che queste condizioni si siano trasformate dopo la delibera sul dissesto. La mozione ha trovato d’accordo tutti i membri del consiglio ed è stata approvata.

Infine; sempre il M5S con il consigliere Di Filippo; ha chiesto l’istituzione di una commissione speciale d’inchiesta per fare chiarezza sui fondi Amag utilizzati dalla precedente amministrazione per opere non pertinenti all’approvvigionamento di acqua e gas. Si è chiesto dunque di affidare ad una commissione super partes le indagini riguardanti le spese coi soldi Amag; per centinaia di migliaia di euro; che sono servite ad acquistare rose; sponsorizzare eventi; pagare varie spese legali. Alla mozione è stato approvato un emendamento che amplia il periodo di indagine dall’anno 2007 all’anno 2002; e ha allunga i tempi di indagine. Il M5S che inizialmente aveva presentato la mozione; ha preferito astenersi dal voto dopo l’aggiunta dell’emendamento; in quanto avrebbe voluto concentrare gli sforzi dell’indagine sui cinque anni dell’amministrazione Fabbio; per rispettare una certa tempistica d’azione; interpretando la mossa di Pd e Pdl come la volontà di continuare sulla ‘via del nascondino’.

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