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L’ACI comunica che la sua recente campagna di sensibilizzazione #GUARDALASTRADA e i provvedimenti governativi lanciati negli scorsi mesi contro “le distrazioni alla guida legate all’uso dello smartphone” hanno dato i primi frutti. Scopriamo insieme cosa si rischia usando il telefonino al volante! L’ACI, lo scorso luglio, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale#GUARDALASTRADA, contro le distrazioni alla guida legate all’uso del cellulare. Il video promosso dall’Automobile Club d’Italia era rivolto in particolare ai giovani con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, i più coinvolti in incidenti stradali causati da distrazioni fatali. L’utilizzo del cellulare alla guida è collegato alla necessità di essere sempre “on-line”, una tentazione ormai troppo forte, che purtroppo coinvolge anche gli autisti più responsabili. I rischi di questa cattiva consuetudine sono spesso sconosciuti, è invece importante informarsi sulle drammatiche conseguenze che possono scaturire da pratiche sbagliate e pericolose al volante, per tutelare la propria vita e quella degli altri. L’ACI comunica che a riguardo la sua campagna di sensibilizzazione in tema di sicurezza stradale, lanciata a luglio, ha già centrato i primi obiettivi, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Se alla guida guardi il cellulare… sei fuori strada! 3 incidenti su 4 sono dovuti alla distrazione. Quando siamo al volante, 1 solo secondo a 50 all’ora vuol dire 15 metri di buio, di perdita totale di controllo della strada. 4 secondi sono più di 60 metri e in 60 metri può succedere di tutto. L’uso del telefonino al volante, oltre ad essere una pratica pericolosa e irresponsabile, ha un prezzo molto alto da sostenere. Secondo il comma 2 e 3 bis dell’articolo 173 del CdS, chi utilizza il cellulare mentre guida, senza l’ausilio di dispositivi idonei alla guida sicura è punito con: la decurtazione di 5 punti dalla patente; una sanzione amministrativa che va da 161 a 646 euro; la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, qualora l’infrazione sia ripetuta in un biennio. Ricordiamo che sulla stessa scia si era già mosso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Sulla buona strada”. mirando a mantenere alto il livello di attenzione degli automobilisti, informandoli sulla pericolosità di alcune cattive consuetudini e sulle drammatiche conseguenze delle stesse. Il disegno di legge riguardante il reato di omicidio stradale e le lesioni personali, approvato lo scorso marzo 2016, è stato il primo di una lunga serie di interventi mirati alla tutela della vita e al controllo della sicurezza stradale. L’uso del cellulare alla guida rappresenta una delle loro più grandi minacce e la nuova campagna comunicativa ACI, lanciata a metà luglio per bloccare o almeno ridurre il fenomeno, ha già centrato i suoi primi obiettivi, ma c’è ancora molto da lavorare “per costruire la Sicurezza”.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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