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Dopo un intervallo di tre giorni; i circa 496.000 studenti impegnati negli esami di Maturità tornano stamani in classe per la terza e ultima prova scritta. Stavolta i ragazzi si dovranno cimentare con il cosiddetto «quizzone»; un pacchetto di test che; a differenza delle due precedenti prove; sono predisposti non dal ministero ma dalle varie commissioni esaminatrici. Una prassi che però cambierà presto:il ministro Gelmini; infatti; nei giorni scorsi ha ribadito ancora una volta che dal prossimo anno potrebbe essere introdotta una prova diversa; un test a risposta multipla di tipo anglosassone simile a quello dell’Invalsi che viene proposto per l’esame di terza media. Il tutto – ha spiegato – per avere «un sistema di valutazione omogeneo per tutto il Paese». I test di stamattina riguardano non piùdi cinque discipline e sono in linea con le simulazioni e le esercitazioni svolte dai ragazzi durante l’anno scolastico. Gli studenti avranno a che fare con un elaborato sintetico oppure con veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); con problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure; secondo gli indirizzi di studio; con la realizzazione di un progetto. I contenuti delle varie tipologie di domande verteranno su cinque delle materie non affrontate nelle prime due prove. Dopo aver svolto il «quizzone»; per i candidati rimarrà comunque lo scoglio degli orali: dovranno rispondere alle domande; in questo caso su tutte le materie svolte durante il quinto anno scolastico; poste dai commissari. La prova orale; tra l’altro; sarà determinante:il ministero; infatti; da un paio d’anni ha incrementato il punteggio assegnabile dalla commissione. In ogni caso; la votazione finale scaturirà dall’esito delle tre prove scritte (al massimo 15 punti ciascuna) e del colloquio finale (fino a 30 punti) e dall’assegnazione dei crediti formativi e scolastici relativi agli ultimi tre anni (25 punti). Per i candidati che puntano alla lode sarà necessario aver accumulato il massimo dei crediti a partire dal terzo anno; non avere una materia al di sotto dell’8 in quarta e quinta e anche aver ricevuto il massimo della valutazione nelle tre prove scritte e negli orali (fonte: Ansa).

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