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Piove da ormai diverse ore ininterrottamente in Alessandria e provincia. Un arrivo del maltempo che è importante per scongiurare la siccità causata dal dimezzamento delle precipitazioni invernali che ha abbassato il livello di fiumi e laghi e ridotto le scorte idriche nei terreni.
Basti pensare che nel solo mese di febbraio si è registrato un calo addirittura del 62 per cento nelle precipitazioni al nord rispetto alla media; nonostante le abbondanti nevicate.
“L’anomala ondata di caldo primaverile dei giorni scorsi – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – oltre a creare problemi ai tempi della natura e della campagna; ha accentuato il rischio siccità: in difficoltà c’è il grano ma con la ripresa vegetativa favorita dal caldo potrebbero soffrire anche le piante da frutta. Si spera dunque nell’annunciato arrivo delle attese nevicate sull’arco alpino previste già nella serata di oggi o di domani”.
Nelle campagne i terreni induriti dalla siccità rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine ma a preoccupare è anche la disponibilità idrica per l’irrigazione delle piante durante la fase di crescita primaverile ed estiva.
Il mese di febbraio; infatti; si è chiuso con la massima escursione termica degli ultimi 30 anni in Italia che è stata di 13;8 gradi nei primi quindici giorni e di 10;18 gradi nella parte rimanente del mese.
Con la ripresa vegetativa causata dalla primavera anticipata sono risultati evidenti i danni provocati dal gelo sulle piante da frutto: lo sbalzo termico peraltro anticipa la fioritura e aumenta il rischio che un ritorno del freddo possa “bruciare” le gemme delle piante che sono state “svegliate”. Le piante da frutto sono stimolate dalle temperature primaverili a preparare le gemme per la fioritura con il risultato di renderle meno resistenti al freddo che tornerà presto a farsi sentire.
“Il rischio – continuano Paravidino e Moroni – è un crollo delle fioriture quindi della produzione dei frutti nella prossima primavera estate che farebbe ulteriormente aumentare il conto dei danni provocato dall’andamento climatico anomalo del 2012 al settore agricolo. Un maltempo anomalo che ha spinto i prezzi causando milioni di danni all’agricoltura dovuti alla perdita e mancata consegna di prodotti deperibili come verdure e latte; causando l’aumento esponenziale dei costi di riscaldamento in serre e stalle e crolli di edifici rurali e stalle con migliaia di animali da allevamento morti tra mucche; cavalli; pecore; conigli e polli”.

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