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“14 Agosto 2018 verrà ricordato come uno dei giorni più bui e tragici per Genova e per l’Italia intera. A rendere ancor più amara la situazione è il pensiero che una tale disgrazia avrebbe potuto e dovuto essere evitata.
Va da sé che dobbbiamo attivarci per evitare altre tragedie simili.
Da un primo sopralluogo emerge che le infrastrutture insistenti sul territorio comunale denotano evidenti segni di deterioramento e corrosione delle armature e necessitano di manutenzioni forse urgenti.” Dichiara il consigliere Michelangelo Serra
“In particolar modo il viadotto A21 nel tratto interessato dal viadotto su Tanaro e Bormida, la A26 in prossimità del viadotto sul Tanaro, specialmente in zona Casalbagliano ed il Ponte sul Bormida.
Il calcestruzzo può subire processi di degrado che possono essere distinti in: fisici (causati da variazioni termiche naturali), meccanici  (abrasione, erosione),  chimici, biologici e strutturali (sovraccarichi, assestamenti, sollecitazioni ripetute ciclicamente). Ma soprattutto processi di corrosione delle armature che sono di gran lunga i piu’ pericolosi.” prosegue l’architetto Serra
“Pertanto abbiamo deciso di sollecitare il sindaco affinchè informi gli enti e le società proprietarie di suddette strutture (Autostrade per l’Italia, Provincia, SATAP) dell’evidente stato di degrado in essere e chieda, con i dovuti tempi tecnici di indagine, sufficienti dati a suffragio della piena sicurezza delle suddette strutture.
Dalla tragica vicenda del Ponte Morandi possiamo solo imparare a non rimandare quello che va fatto oggi in termini di sicurezza delle nostre infrastrutture, per non dover piangere altre vittime domani.” conclude il consigliere del MoVimento.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"