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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dal Movimento 5 Stelle di Alessandria:

La legge prevede che la scuola italiana sia pubblica e gratuita fino all’età dell’obbligo (art. 34 della Costituzione).
Sulla base di questo principio il M5S di Alessandria si fa portavoce delle istanze di numerose famiglie del territorio che denunciano situazioni anomale e pretestuose da parte di alcune scuole, in merito al pagamento dei contributi scolastici. Uno dei principi fondamentali del nostro programma in materia di istruzione dice che i cittadini istruiti, formati e consapevoli sono la base della democrazia e una risorsa inestimabile per lo Stato.

È con questo spirito e bisogno di chiarezza che vogliamo ribadire alcuni punti in proposito:
– L’impianto normativo tuttora in vigore in tema di tasse scolastiche è l’art. 200 del d.lgs. N° 297/ 1994, che prevede 4 tipi di tributo (tasse di iscrizione, di frequenza, di esame, di diploma) e i casi di dispensa.
– Nelle scuole medie inferiori e superiori, oltre ai moduli di iscrizione, gli utenti si trovano tra le mani un bollettino intestato alla scuola per un pagamento di un contributo la cui cifra viene indicata dal Consiglio di Istituto.
– Negli ultimi anni queste somme sono lievitate in modo abnorme superando in molti casi le due cifre.
Ma quello che forse non è chiaro alla maggioranza delle famiglie, è che questi importi si riferiscono
ad un contributo volontario a favore della scuola per l’ampliamento dell’offerta formativa o per migliorie dell’edilizia scolastica.
– Quindi, in ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità agli istituti scolastici, non è consentito
richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere per l’espletamento delle attività culturali e di quelle connesse all’assolvimento dell’ obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro).
– Gli unici obblighi sono il pagamento delle tasse scolastiche di cui al punto sopra, le spese per l’assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, il libretto delle assenze.

– Questi contributi non sono obbligatori e non sono una tassa, ma un atto volontario delle famiglie a sostegno della scuola e delle sue attività.
– Chi non può permettersi di pagare il contributo volontario può non farlo e non deve subire
velate minacce o discriminazioni di alcun genere da parte degli istituti scolastici.
– Per segnalare richieste improprie della scuola, i cittadini possono rivolgersi all’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte (Ufficio Scolastico Territoriale di Alessandria – Via Gentilini, 3 –
tel. 0131/287200 – 0131/222691 – fax 0131/222597 – [email protected]
http://alessandria.istruzionepiemonte.it).

Il pagamento di questo “balzello”, in tempo di crisi economica, di perdita di migliaia di posti di lavoro, di aumento del numero delle persone che vivono sotto la soglia di povertà diventa particolarmente oneroso.
Per questo motivo è bene sapere che, coloro che più o meno coattivamente abbiano effettuato il pagamento dei contributi volontari, possono quantomeno detrarli dalla propria dichiarazione dei redditi, in quanto si tratta a tutti gli effetti di una donazione e in quanto tale detraibile nella misura del 19% dall’imposta sui redditi. Ricordiamo che va pertanto conservata la ricevuta del pagamento che dovrà riportare la causale così formulata: erogazione liberale per l’ampliamento dell’offerta didattica e formativa per l’edilizia scolastica e per l’innovazione tecnologica.

Il M5S ribadisce fermamente come le scelte scellerate degli ultimi anni, culminate con la riforma Gelmini, abbiano ridotto drasticamente gli investimenti e gli organici nella scuola, producendo danni incalcolabili.
Gli errori di una cattiva politica non possono però ricadere sempre sull’anello più debole della catena e penalizzarlo, ovvero sui cittadini, che sono sempre e solo gli unici a pagare!

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