Il Natale; comme tutti sanno; è la ricorrenza durante la quale i cristiani festeggiano la nasciata del Messia.
Per come siamo abituati a viverlo; il Natale ci sembra una festa tutta cristiana; ma è veramente così? La verità è che il Natale aveva già una tradizione prima dell’avvento della religione cristiana; ed era una festa consolidata nella cultura pagana. Il 21 dicembre ha sempre rappresentato una data speciale nel calendario degli antichi; in quanto coincide con il solstizio di inverno; data in cui le giornate tornano ad essere più lunghe e soleggiate.
In una cultura rurale e di sussistenza come quella di qualche millennio fa; il 21 dicembre segnava la fine della prima metà dell’inverno e l’incamminarsi verso la primavera; passo importantissimo per la sopravvivenza fino all’estate; periodo più benevolo sia per quanto riguarda il clima che per quanto riguarda il procacciamento del cibo.
Il solstizio di inverno cade nei giorni dal 21 al 24; durante questo periodo il sole sembra rimanere immobile all’orizzonte; per poi riprendere il suo moto il giorno del 25 dicembre.
Nell’antica Roma il 25 dicembre coincideva con i festeggiamenti in onore del dio Mitra; divinità del Sole molto venerata dai soldati e dalle popolazioni di confine. La festa del sole accumunava le diverse religioni delle popolazioni che abitava sotto l’Impero Romano; e le celebrazioni erano molto simili a quelle del Natale moderno; con riti collettivi e festeggiamenti in famiglia.
L’Imperatore Aureliano; nel 273 d.C.; si accorse del carattere unificante della festa; e decise di istituzionalizzarla con il nome di ‘Natalis Solis Invicti’. La festa fu dimenticata dopo qualche decennio; ma venne poi ripresa dai primi imperatori palocristiani che erano soliti riprendere le festività pagane rivisitandole in ottica cristiana.
Millennio dopo millennio; il Natale non ha perso però il suo fascino e quella caratteristica di unire persone che; per un motivo o per l’altro; si ritrovano per festeggiare il solstizio d’inverno.