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Il 2 giugno 2017, nell’ambito delle celebrazioni per la festa della Repubblica, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, alla presenza del Prefetto di Alessandria, Dott.ssa Romilda TAFURI e delle massime autorità civili, militari e religiose della Provincia, donerà un tricolore italiano alla città di Alessandria, ulteriore simbolo della sempre attuale vicinanza tra l’Arma e la cittadinanza. Il vessillo donato sventolerà permanentemente sui bastioni della Cittadella, davanti al ponte Meier.

Con il dono del tricolore il Comandante provinciale dei Carabinieri, quale Comandante di presidio e massima autorità militare della provincia, andrà a rinnovellare i legami che, a diverso titolo, uniscono l’Arma dei Carabinieri alla città di Alessandria ed alla Cittadella stessa.

Il 10 marzo 1821, infatti, sulla Cittadella fu issato il primo tricolore italiano ad opera, tra gli altri, del Colonnello Ansaldi.

L’evento, assurto alla memoria collettiva grazie alle rime di A. Manzoni (“… Innanzi a tutti, o nobile Piemonte, quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria diè a l’aure per primo il tricolore, Santorre di Santarosa …), fu propiziato dalla presa della Cittadella di Alessandria da parte di truppe di diversi reparti dell’allora Armata sarda, partite da quella che oggi è la Caserma “G.B. Scapaccino”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri alessandrino.

Dalla Cittadella di Alessandria partì anche il contingente dell’Armata sarda che, nell’aprile del 1855, fu impegnato nella Campagna di Crimea. Fu lo stesso sovrano Vittorio Emanuele II, giunto in treno da Torino, a consegnare la bandiera di guerra nelle mani del Comandante della spedizione, Generale Lamarmora, alla presenza di tutti i comandanti delle varie specialità tra cui il Capitano Emanuele Trotti, nativo di Cassine, Comandante dei Carabinieri Reali al seguito del contingente.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"