Il 22 maggio si è svolta una conferenza stampa organizzata unitariamente da Cgil; Cisl e Uil provinciali per affrontare il tema legato alla realizzazione del “Terzo Valico”.
I lavori; che partiranno a breve; dureranno 95 mesi; con un primo lotto finanziato per 500 milioni di Euro; il secondo autorizzato per un miliardo e 100 milioni di Euro; ed un tetto massimo di spesa fissato il 6;2 miliardi di Euro; a livello provinciale saranno 150 gli addetti che; a fine estate 2012; verranno impiegati per la realizzazione di opere per la viabilità; per arrivare al 2014 con 700 addetti e nel 2017 con più di 3000 lavoratori coinvolti; per la maggioranza provenienti dal settore edile; ma anche da quello metalmeccanico e dei trasporti; inoltre ci sarà l’impiego di numerosa manodopera derivante dall’indotto.
Il 14 maggio 2012 i Sindacati di Categoria degli Edili hanno firmato un protocollo con Cociv (Consorzio Collegamenti Integrati Veloci) per garantire le dovute tutele contrattuali e di sicurezza a tutti i lavoratori dal momento che verranno assunti attraverso appalti e sub-appalti: Cociv conta infatti solo una ventina di dipendenti.
Preso atto di questo scenario Cgil Cisl e Uil evidenziano un significativo ritardo nell’avviare un percorso di partecipazione e trasparenza che porti a realizzare un progetto di sviluppo sostenibile e di qualità per il territorio; puntando l’attenzione su alcuni aspetti che a tutt’oggi appaiono problematici:
– aggiornamento piano industriale dell’opera: le OO.SS chiedono in particolare un impegno per lo sviluppo della logistica che porti occupazione per il territorio; non limitando dunque la finalità di questa grande opera al mero transito di merci; diventa quindi prioritario ad esempio il potenziamento dello scalo di S.Bovo a Novi L.re
– verifiche accurate sugli aspetti legati all’impatto ambientale (tema presenza amianto ed attenzione per assetto idro-geologico del territorio).
I segretari generali di Cgil; Cisl e Uil provinciali; rispettivamente Silvana Tiberti; Alessio Ferraris; e Aldo Gregori; chiedono dunque la costituzione immediata di un Osservatorio nazionale tecnico-ambientale ed insistono sulla necessità di estendere i benefici al nostro territorio della legge regionale 4/2011 volta a promuovere “interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi opere” .
“Sono molti; diciotto; i Comuni della Provincia coinvolti a vario titolo nella realizzazione del Terzo Valico;”; spiegano i sindacalisti che auspicano un confronto. “Per queste ragioni – precisano – chiederemo alla Provincia di assumere un ruolo di coordinamento e di riferimento per i tutti i Comuni che saranno interessati dai lavori; con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che chiederanno anche l’attivazione di piani formativi ad hoc che possano dare opportunità di lavoro al maggior numero possibile di lavoratori sul territorio; un’occasione preziosa per lenire i problemi occupazionali di questa provincia”.
Altri aspetti prioritari quelli legati alla legalità ed alla sicurezza sul lavoro; per i quali Cgil Cisl e Uil hanno richiesto un incontro con il Prefetto con l’intento di arrivare alla firma di protocolli specifici (assistenza sanitaria integrativa aggiuntiva nei campi base e prevenzione infortuni sul lavoro); con il pieno coinvolgimento di tutte le strutture sanitarie e di prevenzione locali; nonché di tutti i Rappresentanti Territoriali dei Lavoratori alla Sicurezza (RLST) che potrebbero coordinare e vigilare.
In sintesi “fare; ma fare bene”.