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Che Alessandria si trovi in mezzo al triangolo Milano-Genova-Torino, fatto spesso citato a sproposito, assume un senso appropriato a proposito dei trasporti pubblici. In particolare, le linee ferroviarie che uniscono la città ai vari capoluoghi di regione.

Chiunque passi di frequente in Stazione ha una perfetta percezione dei tanti pendolari che ogni mattina prendono il treno per raggiungere il loro posto di lavoro o la propria università fuori provincia, con tutti i disagi del caso.

A dire il vero, nei nostri viaggi lungo le tre direttive che si dipartono da Alessandria, non ne abbiamo riscontrati molti, visto che i convogli sono arrivati in orario o in leggero ritardo. È altresì ovvio che un solo viaggio non permetta di censire tutti i problemi che i passeggeri abituali conoscono molto bene: carrozze sporche e con riscaldamento variabile (o troppo caldo o assente), sovraffollamento per carenza di posti e ritardi anche ingenti.

Solo sulla linea Alessandria-Pavia-Milano abbiamo potuto vedere alcune persone costrette a stare in piedi per insufficienza di sedili, uno scenario dai contorni peggiori al lunedì o al venerdì. È andata peggio ai pendolari della linea Alessandria-Mortara-Milano, con approdo finale a Porta Genova, vittime di numerosi treni soppressi soprattutto nella scorsa estate.

Stefano Summa
@Stefano_Summa

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