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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Lav di Alessandria.

Mai più cause speciose e speciste per far allontanare cani; gatti o coniglietti dalle case. Vittoria per le famiglie che vivono con quasi 20 milioni di quattro zampe e di una battaglia iniziata nelle Assemblee condominiali e nei Tribunali; portata dalla LAV in Parlamento per una soluzione legislativa al di là delle sentenze.

Lo ha stabilito la Camera dei Deputati con il voto di oggi approvando un’integrazione all’articolo 1138 del Codice Civile secondo la quale “le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. L’Italia quindi adegua un’altra parte della propria legislazione ai principi contenuti nel Tratto Europeo che definisce gli animali esseri senzienti; e al Codice penale che punisce i loro maltrattamenti.
Siamo soddisfatti di questo passo avanti che pone fine alle discriminazioni poste in essere molto spesso a chi vive con animali domestici.

Naturalmente rimangono tutte le forme di tutela civile e penale che l’ordinamento già prevede a favore dei terzi che concretamente subiscano un danno dall’animale – ad esempio; inquinamento acustico; problemi igienico-sanitari – L’approvazione di questa nuova legge fa venir meno inutili controversie giuridiche; con grande vantaggio per la cosiddetta “macchina della giustizia”.

Il nuovo articolo è stato approvato grazie alla presentazione; a inizio di questa Legislatura; nel 1998; della proposta di Legge della LAV per la riforma del Codice Civile sostenuta dalle parlamentari Gabriella Giammanco (Pdl) e Franca Chiaromonte (Pd); sostenuta nel passaggio della Camera dagli onorevoli Luigi Vitali; Michela Vittoria Brambilla; Gianni Mancuso del Pdl; Rodolfo Viola e Andrea Sarubbi del Pd e il relatore Salvatore Torrisi; che la LAV ringrazia.

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