Ieri il treno Torino – Genova delle 19 era affollato come sempre. Attraverso un paio di carrozze prima di trovare un posto libero; dunque mi siedo. Davanti a me c’è una signora; sulla cinquantina; che guarda fuori dal finestrino; anche il mio sguardo si posa indifferente su altri passeggeri che si trovano sul binario.
Pochi minuti dopo la signora di fronte a me comincia a piangere… ‘chissà cosa le prende…’ ; penso; e continuo a farmi gli affari miei.
Poi prende il telefono dalla borsa e chiama: ‘ciao; sto tornando dal comune… le hanno lasciate a casa… sono rimaste tutte senza lavoro adesso ’.
‘Ah; ecco’; penso.
‘A me hanno dato ancora un anno; poi o mi cambiano di ruolo; oppure…’.
‘Beh; fortunata’.
‘Hanno tagliato i fondi; adesso va tutto in mano alle cooperative; e guarda caso c’è di mezzo la direttrice. Ha detto che chi fa tanta commedia adesso; poi il posto in cooperativa se lo scorda.’
Chissà che lavoro facevano quelle signore… ma poco importa; so solo che ieri; forse proprio mentre in comune un gruppo di lavoratrici apprendeva di essere rimasto senza stipendio; in parlamento si votava su cosa fare dei finanziamenti pubblici ai partiti politici.
Ma almeno per loro; nessun taglio… possiamo tirare un sospiro di sollievo; troppa gente rovinata in un giorno solo sarebbe stato troppo.
Marcello Rossi