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L’appuntamento alle porte; ma sul referendum di giugno che riguarda l’acqua il ministro dello Sviluppo Paolo Romani ha espresso pi di una perplessit. Anche su questo tema; come per il nucleare – ha spiegato -; il referendum divide in due. Ma un tema di grande rilevanza; e ho l’impressione che anche su questo sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo. Parole che hanno fatto andare su tutte le furie il comitato 2 S per l’Acqua bene comune: i promotori del referendum temono; infatti; che le parole del ministro possano far andare in fumo la consultazione; che possa in pratica accadere per l’acqua quanto gi avvenuto per il referendum sul nucleare; probabilmente sterilizzato dalle modifiche al dl omnibus approvato dal senato e passato alla Camera con lo stop del governo al piano di realizzazione delle nuove centrali in Italia. I referendum sull’acqua – spiegano i promotori – hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione che – si legge in una nota – chiede l’uscita dell’acqua dal mercato e dei profitti dall’acqua e che vuole la tutela condivisa di un bene comune essenziale e di un diritto universale. Mentre tentano lo scippo del referendum sul nucleare – l’allarme – il governo e i poteri forti di questo Paese vogliono provare a fare lo stesso con i due referendum sull’acqua. A governo; Federutility e Confindustria – concludono i promotori della consultazione – diciamo chiaramente “Non ci provate; gi le mani dai referendum!”. Sulla stessa linea i Verdi. Per il leader dei Verdi Angelo Bonelli in atto un gravissimo esproprio di democrazia e dei diritti che la Costituzione assegna ai cittadini attraverso lo strumento del referendum. Il governo sta rubando agli italiani il diritto di esprimersi direttamente su due questioni – acqua pubblica e nucleare – vitali per il futuro del Paese. Mai nella storia della Repubblica accaduto che si approvassero strumentalmente e in modo truffaldino provvedimenti che hanno come unico scopo quello di far saltare i referendum – ha proseguito il leader ecologista -. Acqua e nucleare hanno un valore di oltre 100 miliardi di euro che le grandi multinazionali dell’energia e dell’acqua intendono spartirsi prelevandoli dalle tasche dei cittadini.

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