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La “grande AMAG” si farà. Così ha decretato l’odierno Consiglio Comunale, svoltosi di pomeriggio. Diciannove consiglieri su ventiquattro hanno detto sì all’assegnazione della gestione della filiera dei rifiuti alla partecipata comunale che si occupa già di gas e rete idrica. La modifica del suo statuto permette a essa di poter amministrare le funzioni di raccolta e smaltimento, compiti un tempo assegnati alla fu Amiu e all’Aral.

Il sindaco Rita Rossa ha presentato il progetto della Giunta identificandolo come l’unica alternativa “pubblica” all’eventuale privatizzazione dei servizi, con tutte le conseguenze che una scelta simile possa comportare, soprattutto in termini di servizio offerto e posti di lavoro. Una soluzione chiara e urgente, atta a sanare eventuali complicazioni e situazioni contraddittorie.
Non così la pensano le opposizioni, in particolare il centrodestra e il Movimento 5 Stelle. Piercarlo Fabbio (PDL) ha ritenuto opportuno rilevare una mancata visione d’insieme in questo atto repentino della giunta, che lascia in sospeso varie questioni. L’AMAG opererà in regime “in house” o si aprirà al mercato? Come faranno diversi sindaci, appena eletti e non ancora in grado di potersi consultare con i propri organi elettivi, a confrontarsi sul tema con le loro comunità? L’atteggiamento di Alessandria con gli altri soci sarà collaborativo o di dominanza?
Domenico Di Filippo (M5S) ha presentato un emendamento, successivamente accolto, che va a escludere l’utilizzo dei rifiuti come combustibile, mossa che andrebbe a vietare la costruzione di termovalorizzatori. Il sindaco ha poi integrato un sub emendamento, anch’esso approvato, che tiene fuori dal divieto i digestori anaerobici. L’esponente del Movimento 5 Stelle, in seguito, ha chiesto come verranno risolte incongruenze legate a contratti siglati precedentemente dall’AMIU e al ruolo dei CdA delle multiutility coinvolte.

Un parere favorevole é stato espresso, innanzitutto, dal Partito Democratico; nello specifico, Giorgio Abonante ha accolto positivamente la possibilità di cambiare lo statuto per ampliare il raggio d’azione dell’AMAG. Per di più, egli ha stigmatizzato lo spauracchio del termovalorizzatore e criticato l’annotazione di Fabbio sul presunto ruolo egemone di Alessandria, ricordando che é sotto la sua amministrazione che il Comune ha assunto una quota di controllo rilevante dell’azienda.
Renzo Penna (SEL) vede in questo scelta una proposta di politica industriale in un settore pubblico importante come quello dei rifiuti, dove più che il mercato conta la buona organizzazione del servizio. Ciro Fiorentino (FDS), pur essendo all’opposizione, si é espresso con favore su questo indirizzo dell’amministrazione, sottolineando come l’unificazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in un’unico soggetto fosse un cavallo di battaglia della sua parte politica. Egli, inoltre, si é augurato che possa essere ripristinato il servizio di raccolta domiciliare in futuro.

In chiusura di seduta é stato approvata una proposta dell’assessore Ferralasco sulla verifica della quantità e della determinazione dei prezzi di cessione delle aree residenziali e produttive.

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