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Si concluderà venerdì 10 febbraio con le celebrazioni del “Giorno del Ricordo”, in memoria dei martiri delle Foibe, il ciclo di eventi organizzati a Casale Monferrato per ricordare i tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale.

La manifestazione avrà luogo soprattutto al Castello Paleologo e, pur rivolgendosi principalmente agli studenti delle scuole superiori cittadine, è aperta a tutti coloro che vorranno ricordare una delle più drammatiche pagine della guerra e degli anni immediatamente successivi che investì centinaia di migliaia di persone: qualche decina di migliaia furono vittime delle violenze mentre le altre furono costrette a lasciare le loro case e i loro beni.

Alle ore 9,45 gli studenti delle scuole superiori cittadine si ritroveranno al Castello dove, nelle sale del secondo piano, alle ore 10 verranno proiettati alcuni brani del film-documentario prodotto dal Museo Storico di Trento “Volti di un esodo” di Lorenzo Pavarello.

Alle ore 11 sarà la volta di testimonianze dirette: il direttore della Biblioteca Civica Roberto Botta intervisterà Edda Gastaldi e Claudio Debetto, esuli dai territorio istriani che hanno trovato rifugio e accoglienza a Casale Monferrato.

Alle 11,30 infine, le delegazioni degli studenti partiranno da piazza Divisione Meccanizzata Mantova (sul lato posteriore del Castello) per dirigersi, utilizzando bus navetta messi a disposizione dall’Amministrazione, in direzione di viale Giolitti dove, alle ore 11,45, il sindaco Titti Palazzetti deporrà una corona di alloro alla lapide commemorativa delle vittime delle Foibe alla presenza di autorità militari, civili e di reduci di guerra.

«Con le celebrazioni del Giorno del Ricordo cercheremo di spiegare quanto sia stato intricato e tristissimo il dramma dell’Istria dopo l’8 settembre 1943. Parlare solo di Foibe può infatti sembrare riduttivo, anche se si tratta di avvenimenti gravi e ignobili. La dissoluzione dell’esercito italiano, l’occupazione di paesi e centri da parte di partigiani jugoslavi, l’esasperazione degli istriani nei confronti delle violenze subite dagli italiani repubblichini si trasformarono in violenza e nell’esodo di italiani e slavi da Pola, Fiume, Zara, Trieste e Gorizia verso l’Italia settentrionale. Con gli studenti cercheremo di sviscerare obiettivamente la problematica, sperando che i ragazzi capiscano anche oggi l’importanza della convivenza pacifica tra i popoli e di libertà e rispetto tra gli esseri umani» spiega l’assessore all’istruzione Ornella Caprioglio.

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