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La tregua che diventa una necessità che permette ad ognuno di noi di prendere tempo e spazio per ragionare su ciò che ogni giorno diciamo e facciamo, in una società dove la componente accelerazione si accompagna ad una serie di disastri sociali. È questa l’idea che unisce i diversi interventi tenuti venerdì 16 settembre presso la Libreria Mondadori di Alessandria. Un appuntamento iniziato con la presentazione della mostra “I luoghi che sussurrano” di Luigi Pisu  il quale, attraverso le sue fotografie, ha spiegato il valore del tempo per conoscere i luoghi e ciò che raccontano, trasportando chi guarda in un “non tempo”, e conclusosi con il professor Marco Aime e la sua idea di tregua associata al tema dell’identità .  Sagida Syed e di Fausta Dal Monte hanno presentato il concetto de “La tregua nell’informazione”, un informazione che ai giorni nostri circola in continuazione e velocemente. Il tema è stato trattato secondo due punti di vista diversi: nel primo, illustrato da Sagida Syed, è stato analizzata la censura travestita da tregua, attraverso un caso, quello delle censure imposte alla BBC inglese durante il conflitto dell’Irlanda del Nord, in cui fu negata ogni possibilità ai giornalisti di far comprendere al cittadino la verità dei fatti. Altro punto di vista quello illustrato da Fausta dal Monte che, spiegando quanto ai giorni nostri l’informazione venga disattesa trasformandosi in tutt’altro, cioè in propaganda ed accanimento mediatico, per poi passare alla disinformazione e alla mistificazione sui social, ha dato un quadro completo di come debba essere la buona informazione, da non confondere con la semplice comunicazione che può essere ingannevole e da cui ci si può difendere solo sviluppando un proprio spirito critico.

Federica Riccardi

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