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SottovoceMILLY-IN-ROSSO

UNA BIMBA RIMASTA SOLA

Gentile Redazione,
sta arrivando il Natale ma purtroppo l’atmosfera non è come quella degli altri anni: mi spiego meglio… Circa un mese fa la cugina di mio marito ha avuto un’emorragia cerebrale e poichè non è sposata e non ha altri parenti sua figlia di sei anni è venuta a vivere con me, mio marito e le nostre due bimbe di sei e tre anni. Come potete immaginare la convivenza non è semplicissima ma la questione che vi sottopongo è questa: siccome la bambina passerà con noi le feste è giusto non modificare le nostre abitudini in fatto di festeggiamenti presso parenti e amici o sarebbe meglio scegliere, diciamo, un “profilo più basso” facendo un “torto” alle mie bimbe? Grazie pe la vostra attenzione.
Cordiali saluti, Emanuela
Cara Emanuela grazie per avermi scritto e per avermi fatto partecipe di questa triste situazione famigliare.
Penso che la giusta soluzione sia improntare questa festa sul vero significato del Natale, cercando di portare nelle nostre case valori quali solidarietà, amore e pace.
Se vuol far vivere davvero un Natale pregno di valori e di amore alle sue bambine, metta al centro della festa, proprio questa piccola sfortunata cuginetta.
Avrà fatto il regalo più bello alle sue figlie: un insegnamento di vita. Riempia di calore, umanità e affetto questa piccola e lei e la sua famiglia sarete certamente più sereni.
Accogliendo questa bimba lei cara Emanuela ha già fatto tanto e ha già portato questi principi nella sua famiglia.
Io le consiglio di non cambiare le sue abitudini e credo che continuando a comportarsi con naturalezza, farà sentire questa povera creatura amata e anche se nel suo cuoricino c’è tanta tristezza, si sentirà al centro del vostro amore e qualche giorno spensierato e pieno di gioia può solo farle bene.
Le auguro di cuore un buon Natale e spero che questo brutto momento passi sia per la bambina che per la sua famiglia e che vi rimanga nel cuore la gioia di aver regalato un sorriso.

Milly

 

AMANTE O COMPAGNA?

Cara Milly,
leggo con piacere il giornale Zapping News e mi ha fatto piacere vedere questa nuova rubrica.
Sono sposata da 15 anni, non ho figli e un lavoro di cui mi accontento soprattutto ai giorni d’oggi;
ho però un problema, mi sono innamorata di un collega libero e da tre mesi ho una storia con lui.
Mio marito è un bravo uomo ma dopo anni siamo come due amici legati dalla routine.
Non so che fare, dirglielo e separarmi o continuare a mentire e vivere come un’amante.
Non sono neanche sicura che il mio collega una volta separata possa diventare un compagno vero, ho paura che voglia fare solo l’amante. Non so che fare, la vita è una sola ma i sensi di colpa non mi fanno stare serena. Tu come donna cosa consigli? Grazie e continuate così!
Lettera Firmata

Cara lettrice,
per ovvie ragioni non ti chiamo per nome, grazie per avermi scritto e aperto il tuo cuore.
Non ti trovi certo in una situazione piacevole e qualsiasi decisione tu andrai a prendere ti lascerà comunque l’amaro in bocca.
Io penso che tu debba ragionare in questo modo: cerca per un momento di pensare che questo tuo collega non esista. Il rapporto che hai con tuo marito ti soddisfa, ti fa sentire appagata, ti fa crescere?
Se la risposta è si, cara, non rovinare tutto e cerca di ritornare sui tuoi passi; se così non fosse allora dovresti riflettere.
Non è giusto né per te né per tuo marito vivere un rapporto vuoto che alla fine non dà nulla ad entrambi e vi fa vivere una vita a metà. Rimanere insieme per abitudine o per comodità apre sempre le porte alla menzogna e penso che non sia un bel vivere, ti fa sentire spenta, apatica. Dentro di te la risposta c’è già, devi solo accettarla e sapere che in ogni caso dovrai rinunciare a qualcosa. Spero di averti dato un piccolo aiuto. Non vivere “Sottovoce”.
Un abbraccio.

Milly

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