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La firma dell’intesa rappresenta per Cgil; Cisl e Uil Piemonte un punto di arrivo importante nelle relazioni con le associazioni degli Enti Locali.
“Ora – spiegano i segretari regionali di Cgil; Cisl e Uil; Pietro Passarino; Giovanna Ventura e Lorenzo Cestari; commentando l’accordo sottoscritto insieme ad Anci e Lega delle Autonomie –
occorre dare concreta applicazione al Protocollo in sede di contrattazione con i comuni; intervenendo prioritariamente sui tributi che riguardano il Patrimonio e non i redditi. L’intesa puòrappresentare una risposta efficace al mantenimento di livelli accettabili di welfare; senza mettere lemani in tasca ai cittadini onesti che pagano le tasse”.
Per quanto riguarda i tributi locali; l’intesa indica in via prioritaria di non aumentare l’addizionale Irpef e; nel caso si rendessero necessari interventi; al fine di garantire la spesa sociale e gli
investimenti; di agire sulle fasce di reddito più alte; tutelando i redditi da lavoro dipendente e da pensione.
Per l’Imu; si stabilisce di articolare le aliquote sulla prima casa; tenendo conto della tipologia degli immobili; riducendo la tassazione per le abitazioni di tipo popolare ed economico e dando
progressività all’imposta; spostando il carico della tassazione dalla seconda casa in poi.
Sempre sulla prima casa; si puntano a definire soluzioni che tutelino i redditi bassi; gli anziani soli; le famiglie con disabili e le giovani coppie.
Cgil; Cisl e Uil del Piemonte; Anci e Lega delle Autonomie chiedono alla Regione Piemonte di definire un Patto Antievasione; per contrastare l’evasione dei Tributi Regionali (Irpef; Irap; Iva;
bollo auto ecc.); destinando quote delle risorse recuperate ai Comuni che partecipano al recupero stesso.

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