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Inaspettato boom di funghi.
Un fuori stagione arrivato con un oltre un mese di anticipo che ha fatto gioire gli appassionati, già al lavoro senza aspettare l’autunno.
Le perturbazioni che hanno provocato gravi danni alle coltivazioni agricole e frenato le partenze degli italiani con perdite per agricoltura e turismo che hanno già superato il miliardo hanno invece anticipato e favorito la nascita e i funghi che per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco.
Le previsioni sono per un raccolto superiore a quello delle annate normali.
Il cambiamento del clima, dove temporali e grandinate intense hanno colpito le colture, gioca a favore dei molti cercatori e buongustai che dedicano il proprio tempo libero nelle montagne e nei boschi italiani a “caccia”, nel sottobosco o sulle tavole, dei gustosi miceli.
“La nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali – precisa il presidente Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge in autunno moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici”.
“E’ necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che – continua il direttore della Coldiretti alessandrina Simone Moroni – vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica”.
I funghi possono essere consumati freschi, congelati, essiccati o conservati sottovetro, ma l’attitudine alle diverse preparazioni differisce a seconda delle diverse varietà, tutte gettonatissime, che presto torneranno protagoniste di preparazioni prelibate, soprattutto in agriturismo.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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