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Domani ricorre la Giornata mondiale della biodiversità, una festività proclamata nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica.Una giornata particolare per riflettere sui temi dell’agricoltura e dell’economia del settore, che si trova da sempre a coniugare regole di mercato con valori etici, morali, di
difesa e tutela del patrimonio paesaggistico e produttivo.
La biodiversità ha influenze anche nelle produzioni dell’uomo. È grazie alle biodiversità presenti in paesi diversi, più spesso di una piccola regione, che risulta possibile avere delle produzioni o delle caratteristiche specifiche. Alcuni esempi pratici
sono: la diversità genetica dell’uva che determina le differenze fra i vari vitigni quindi i diversi tipi di vino; la specificità genetica dei microrganismi che determina il sapore specifico di alcuni formaggi (ad es. il gorgonzola); la diversità genetica dei diversi ceppi di
lieviti che determina anche il diverso sapore dei prodotti lievitati o fermentati (ad es. birra, pane e pizza, yogurt) e addirittura la diversità ecologica e paesaggistica che orienta le nostre scelte turistiche.
“E’ di estrema importanza seguire la direzione dello sviluppo sostenibile attraverso la biodiversità e le argomentazioni di carattere sociale – commenta Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria -. Lo sviluppo sostenibile, oltre che dalle tecnologie esistenti e sempre in evoluzione, dipende anche dalla comprensione, protezione e conservazione degli innumerevoli ecosistemi interattivi, anche sul nostro territorio. Come Confederazione facciamo in modo che le nostre aziende siano gestite sostenibilmente, assicurando la conservazione della biodiversità, da cui deriva anche la qualità dei prodotti”.
A sostegno del progetto di tutela della biodiversità, la Cia di Alessandria ricorda anche i prodotti del paniere del Consorzio di qualità di Alessandria (formato istituzionalmente da Camera di Commercio, Provincia e Fondazione Cral). L’ente promuove la conoscenza e la diffusione dei prodotti tipici dell’alessandrino, tra cui: ceci di Merella, formaggi e robiola di Roccaverano, salame nobile del Giarolo, nocciole del Piemonte, farina di mais Marano, Ciliegia Bella di Garbagna, pesche di Volpedo,
fragole di Tortona, carni bovine razza piemontese.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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