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Domani pomeriggio (17,30) Palatium Vetus, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ospiterà la cerimonia di proclamazione dei vincitori del premio giornalistico intitolato a Franco Marchiaro, giunto alla quarta edizione.

In tale occasione interverrà Carlin Petrini, fondatore e presidente di Slow Food International, sul tema “Idee e suggestioni per valorizzare il territorio”.
Carlo Petrini – ha detto Luca Ubaldeschiè forse la migliore dimostrazione di come sia possibile valorizzare qualcosa che appartiene alla nostra identità. Lui lo ha fatto creando Slow Food, che da anni insegna al mondo come proteggere i prodotti tipici, così come il lavoro e la cultura che vi sono dietro quei prodotti. Poiché il premio Marchiaro nasce con l’idea di promuovere servizi giornalistici che possano valorizzare il territorio della provincia di Alessandria, abbiamo pensato che da Petrini potesse arrivare un contributo prezioso per proseguire su questa strada”.

“Il premio Franco Marchiaro, infatti – sottolineato Pier Angelo Taverna, presidente della Fondazione – è stato ideato per promuovere le peculiarità turistiche, storiche, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche della nostra provincia. E la crescente partecipazione dei giornalisti testimonia l’attenzione che l’informazione ha per il territorio alessandrino”.

La commissione del premio, presieduta da Luca Ubaldeschi e composta da Emma Camagna, Roberto Gilardengo, Marco Caramagna e Carlo Annovazzi – con la presenza del dottor Antonio Maconi che ha destinato alla Fondazione il lascito ricevuto da Franco Marchiaro vincolandolo all’istituzione del premio stesso –  ha esaminato gli elaborati pervenuti, sia in forma cartacea che in video, individuando i vincitori delle sezioni “over 40” e “under 40”.

I cinquanta autori, che hanno inviato complessivamente 115 articoli pubblicati fra aprile 2016 e marzo 2017, hanno fatto registrare un nuovo record di partecipazione.
La cerimonia sarà aperta al pubblico.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.