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Prosegue la battaglia dell’Amministrazione per garantire la definitiva sopravvivenza del Tribunale di Casale Monferrato.

Il sindaco Giorgio Demezzi ha infatti inviato, in data 3 settembre, una lettera al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri per sottoporre alla sua attenzione la delicata questione dell’organo giudiziario casalese.

Il primo cittadino ha cominciato la missiva elencando i numerosi motivi di disagio che si creerebbero con il trasferimento del Tribunale a Vercelli, spiegando come più di 85 mila abitanti di ben 53 Comuni monferrini sarebbero costretti a percorrere mediamente più di 40 chilometri per raggiungere la sede accorpata, contro i 19 odierni. «Fattore oltremodo penalizzato – precisa il sindaco Demezzi nella lettera – dalla criticità dei trasporti pubblici tra le due città, oggetto in questi anni di sempre crescenti tagli».

Inoltre, si penalizzerebbe ulteriormente una zona che già ha subito gravi danni dovuti all’inquinamento da amianto e dove il Tribunale, scrive ancora Demezzi, «riveste un importante punto di riferimento per chi vuole cercare ed ottenere giustizia».

Si andrebbe quindi a minare «l’impegno dell’Amministrazione casalese, fortemente proteso ad un rilancio economico ed industriale per recuperare i danni consequenziali alla lunga esposizione all’amianto», poiché «Pur potendo offrire spazi utili per nuovi insediamenti, gli imprenditori rifuggono dalla nostra città anche per la ventilata ipotesi di chiusura del Tribunale».

La speranza del sindaco Demezzi è quindi che il ministro Cancellieri possa intercedere favorevolmente per il mantenimento della presenza giudiziaria sul territorio monferrino, evitando così la soppressione del Tribunale «prima che sia pronunciata una sentenza definitiva».

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