Negli ultimi decenni leggi e decreti hanno assunto nomi da slogan pubblicitario, in sintonia con una politica che più che azione è spettacolo, chiacchiere, marketing e strategia della comunicazione. Al di là del contenuto, la scelta per il decreto che dovrebbe iniziare a salvare l’Italia ci sembra veramente provocatorio: “decreto del fare” e viene da dire meno male o pensavate di stare là sulla poltrona a non far niente, c’è un’alternativa al compimento del proprio lavoro per qualsiasi cittadino che abbia ancora la fortuna di averne uno? No, quindi, fa sorgere qualche dubbio il rimarcare che stiate facendo qualcosa, dovrebbe essere assodato e del tutto ordinario nello svolgimento delle vostre mansioni. Stavolta la strategia della comunicazione ha fatto autogol: volevate suscitare nel cittadino medio approvazione, sottovalutando che l’italiano non è così italiota, ma riesce ancora a pensare e lo slogan suona come pleonastico e neanche bellamente retorico. Fate, fate, piuttosto di enunciare che farete e l’italiano vi apprezzerà di nuovo.
Fausta Dal Monte
(foto di Panorama.it)