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Massimo D’Alema in città non fa sconti a nessuno. E’soddisfatto della ventata di novità che aleggia in Europa dopo il voto francese e dice: ” L’Europa ha bisogno di una svolta; le destre di Merkel e quella populista francese hanno guardato alla crisi soltanto con la scure. Gli Usa; nonostante il debito pubblico hanno unito all’austerity; gli investimenti per la crescita e lo sviluppo dell’occupazione”. E’ in quest’ottica che guarda al governo dei professori; il Pd lo ha voluto; lo sostiene lealmente ma ricorda a Monti che oltre l’austerity bisogna pensare alla crescita. Riguardo al dissesto finanziario di Alessandria lo definisce un evento simbolico di tutta l’Italia dopo gli anni Berlusconi- Bossi che hanno lasciato macerie e un “Paese Burlesque”. Sulla frammentazione politica è determinato: “Le numerose liste civiche; a volte imbarazzanti; non possono governare. I Paesi sono governati dai partiti e dalla politica. Meglio un amministratore politico con esperienza che un parvenu dei movimenti di protesta. D’Alema ci crede; si uscirà dall’emergenza e il Pd ci sarà… La speranza é l’ultima a morire o è ottimista di natura (ndr).

Fausta Dal Monte

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