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Con la conferenza stampa di oggi rendiamo noto che la FDS lascia la maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco di Alessandria Rita Rossa.

Dopo un incontro tenutosi nella giornata di Sabato scorso, incontro che richiedemmo più di un mese fa per confrontarci su cinque punti per noi fondamentali che di seguito ricordiamo, salvaguardia dei livelli occupazionali in Comune e nelle partecipate; apertura di un tavolo permanente anti-crisi; rispetto del programma elettorale; contestazione della normativa nazionale in materia di dissesto; maggiore condivisione e trasparenza nelle scelte, il Sindaco ci ha ribadito la sua indisponibilità a modificare il nuovo corso del suo mandato che, in evidente dissonanza con il programma elettorale che con lei abbiamo condiviso e che l’ha portata alla vittoria nel maggio 2012, punta alla soluzione della crisi economica del comune attraverso il sistema delle privatizzazioni dei servizi e delle aziende partecipate ed il licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori.

Abbiamo avanzato da tempo a lei e ai partiti della maggioranza soluzioni alternative a tutto ciò, a cominciare da un coinvolgimento stretto di tutte le parti sociali, a partire dal sindacato, delle politiche da adottare per uscire “insieme” e “senza che nessuno rimanga indietro”, nel pieno rispetto delle stesse parole pronunciate dal Sindaco.

Alle nostre proposte o non si è risposto o, quando lo si è fatto il più delle volte a mezzo stampa, si sono utilizzati atteggiamenti di sufficienza e accuse di demagogia, non rendendosi conto che la demagogia sta tutte nelle riproposizione di ricette liberiste che già tanti danni hanno fatto sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori di questo Paese e di questa città.

Abbiamo chiesto al Sindaco di cambiare drasticamente rotta per non fare precipitare la situazione in un baratro sociale pericoloso. Abbiamo detto a lei e alla maggioranza che sta sbagliando gravemente e che gli errori in politica si pagano.

E’del tutto evidente che le decisioni assunte in questi ultimi giorni e la costituzione della nuova giunta, nella quale peraltro non siamo stati coinvolti a dimostrazione di una scelta precisa già presa, dimostrano che il Sindaco ha scelto la rottura con noi e la volontà di continuare su una strada che noi non condividiamo e che contrasteremo politicamente.

La scelta di indicare alle consulenze esterne e agli assessorati uomini che rappresentano il pensiero politico ed economico in piena sintonia con le politiche del Governo Monti, spiegano più di mille parole le ragioni di una scelta.

Non siamo noi ad avere cambiato idea.

Tra la difesa di una idea di società che garantisce i diritti delle persone come proprio segno di civiltà, a partire dal diritto al lavoro, e il sostegno a politiche che fanno pagare il costo della crisi sempre e solo alle classi sociali più deboli, noi senza alcun tentennamento scegliamo di stare dalla parte dei diritti, dalle parte dei lavoratori.

 

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