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Si è tenuta la seduta della Commissione Sviluppo del Territorio, diretta dal Presidente Giancarlo Cattaneo, alla presenza dell’Assessore allo Sviluppo Territoriale e Strategico, Marcello Ferralasco, dell’Assessore all’Ambiente, Claudio Lombardi, e dell’Ingegnere Capo del Comune, Marco Neri. L’ordine del giorno era incentrato sul Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU), tema già affrontato nell’ultima seduta di detta commissione.

Il dibattito si è sviluppato su tre piani: il livello di modifiche attuabili all’interno del PISU, l’impatto che le varie opere avrebbero dal punto di vista ambientale e la questione di piazza Santa Maria di Castello, non presente nel piano messo in discussione ma che sta a cuore di molti Consiglieri (al punto che è stata fissata per martedì 11 giugno una seduta specifica dal Presidente Cattaneo).

Maurizio Sciaudone (PDL) ha chiesto dove sarebbe edificato il parcheggio previsto nei dintorni della Cittadella (se su terreni di proprietà del Demanio o di privati) e come mai è stata stanziata per esso una cifra così importante (2.750.000 euro circa). L’Ingegnere Capo ha confermato che il parcheggio (o meglio, i parcheggi, essendo al vaglio la possibilità di scorporare l’area parking in più parti, come confermato dall’assessore Ferralasco) sarebbe costruito su un’area a proprietà privata (quella del poligono di tiro), smentendo che in futuro si possa modificare la natura della Cittadella come “bene storico” in virtù di ciò, essendoci vincoli da rispettare a riguardo.

Il Vicepresidente Andrea Cammalleri (M5S) ha voluto capire se si potesse effettivamente attuare delle modifiche sostanziali al PISU. L’assessore Ferralasco gli ha risposto dicendogli che, “non essendoci ancora cantieri aperti”, sarebbe possibile attuare “ipotesi di rivisitazione” (ad esempio, sui succitati parcheggi e sulla rotonda di via Giordano Bruno), non si potrebbe invece “allo stato di attuazione del programma” rimuovere uno dei quattordici progetti costituenti il Piano per inserirne un altro. Su quest’aspetto l’ingegnere Neri ha voluto essere più chiaro, affermando che il Piano Integrato di Sviluppo Integrato non è l’insieme di “14 progetti” distinti, piuttosto “un progetto con 14 interventi”, frutto di una lunga interlocuzione con la Regione. Se si attuassero delle modifiche drastiche a uno di essi, bisognerebbe ridiscutere l’intero PISU, il che sarebbe “improponibile” a questo punto.

Daniele Coloris (PD), accanto alla richiesta di chiarimenti sulla presenza di piste ciclabili nelle zone interessate dal progetto (Neri ha dato risposte positive a riguardo), ha voluto apprendere la logica dietro all’intervento previsto per il Circolo “La Boccia” (sul Lungo Tanaro San Martino) e, soprattutto, conoscere se vi sarebbe la possibilità di agire su piazza Santa Maria di Castello. L’Ingegnere Capo ha detto che l’intervento su “La Boccia” in condizioni normali non sarebbe stato fatto, visto che riguarda un associazione privata, ma, in previsione del Ponte Meier, si è reso necessario per questioni di “recupero urbano” e per migliorare l’accesso e la comunicazione con la passeggiata Sisto, cambiando in meglio quello che sarebbe “il secondo biglietto da visita” della città per chi accederà dal nuovo ponte. L’assessore Ferralasco ha affrontato la questione Santa Maria di Castello, affermando che essa non poteva rientrare nel PISU ma che su di essa sono già previsti interventi compresi in un precedente piano di riqualificazione, bloccato in seguito alle traversie giudiziarie che hanno riguardato il cosiddetto “ecomostro”. Non è facile trovare un accordo con l’Azienda Territoriale per la Casa, che ha a disposizione l’edificio della discordia. Ferralasco però ha detto che si potrebbero trovare risorse per interventi non radicali per la piazza attraverso o lo sblocco di 1.700.000 euro avanzati dall’attuazione di opere in zone circostanti o il reperimento di somme contestuali all’organizzazione di manifestazioni in piazza.

Ciro Fiorentino (FDS) ha inteso invece soffermarsi sull’impatto ambientale dei quattordici progetti del PISU, approfittando della presenza dell’assessore di riferimento, Claudio Lombardi. Questi, dopo aver ricordato che il tutto è stato finanziato dall’UE al fine di “migliorare la qualità della vita dei quartieri interessati”, ha denunciato l’impossibilità di poter cambiare alcuni degli interventi meno convincenti, “com’è capitato invece a Novara”. Se ci fosse stata la possibilità, afferma l’assessore, “avremmo pensato a qualcosa di diverso per ridurre la densità del traffico cittadino e migliorare la qualità dell’aria (per esempio, invece di spendere 2.750.000 euro per un grande parcheggio in Cittadella, usare la stessa cifra per diversi parcheggi periferici al fine di stimolare l’accesso al centro a piedi o con mezzi pubblici) ”. Si sarebbe intervenuto anche sull’utilizzo del suolo, non abbastanza tutelato poiché il parcheggio della Cittadella sorgerebbe su “un’area agricola, dall’equilibrio idrogeologico instabile”. “Avremmo voluto migliorare P.zza Santa Maria di Castello e altre zone evitando anche di costruire il Ponte Meier”, ha concluso Lombardi.

Piercarlo Fabbio (PDL) ha rilevato la necessità di una voce univoca nella maggioranza, la cui mancanza blocca anche la struttura tecnica. Riguardo al PISU, ha affermato che sarebbero “largamente possibili interventi di riassestamento” ma anche che “se si continua a stare fermi per i conflitti interni alla maggioranza, c’è il rischio che nulla sia attuato e che i soldi vadano restituiti al mittente”. Riguardo a Santa Maria di Castello, l’ex sindaco ha ricordato la presenza di un “progetto di massima” che si potrebbe mettere in atto a patto di trovare un accordo con l’ATC per lo scambio dell’area dell’ecomostro. Sulla stasi dei lavori riportata da Fabbio, l’assessore Ferralasco ha voluto replicare dicendo che essa risponde a una “scelta politica non dovuta” finalizzata a “coinvolgere la commissione a muovere le proprie valutazioni” sul complesso delle opere del Piano Integrato di Sviluppo Urbano. Su Santa Maria di Castello, inoltre, ha affermato che il contenzioso con l’Agenzia Territoriale per la Casa non è risolvibile con la sola permuta dell’area ecomostro in cambio di una parte dell’istituto sordomuti per social housing, giacché servirebbero anche delle risorse in questo periodo non disponibili.

Andrea Malerba (M5S) ha chiesto energicamente se fosse possibile prendere in esame nel merito ogni progetto a punto a punto, per comprendere quale dei quattordici l’amministrazione vuole effettivamente effettuare. Egli inoltre ha sottolineato la presenza di “poco verde e poche piste ciclabili” nel Piano Integrato, si è interrogato su “chi si occuperà della manutenzione del nuovo ponte e dei parcheggi” e ha chiesto di “trovare risorse per riasfaltare P.zza Santa Maria di Castello”, paragonata “all’Afghanistan” in qualità di “campo bombardato”.

In conclusione, sia il Presidente Cattaneo sia l’assessore Lombardi hanno voluto chiarire che l’Amministrazione, nonostante abbia fatto richieste di chiarimenti e proprie valutazioni su alcuni dei progetti, condivide la necessità di avviare i lavori del PISU in quanto portatore di “benefici e lavoro per la città”, altrimenti condannata a uno stato di fermo perenne.

 

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