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Da quando le esigenze d’acquisto degli italiani si sono trasferite sul web, sembra che si viva un’epoca fatta di convenienza e di prodotti eccellenti messi in vendita a prezzi ultra-scontati: il che è anche vero, ma non necessariamente corrisponde ad un affare reale. La difficoltà nell’individuare le truffe, infatti, è aumentata per via della digitalità dello shopping: un tempo si aveva l’opportunità di controllare con mano la merce, cosa che oggi non è possibile. Normale, dunque, che alcuni negozianti stiano sfruttando questo boom dell’e-commerce per tentare di organizzare truffe molto danarose. Ma come riconoscere una di queste, da una vera occasione d’acquisto preziosa e conveniente?

Falsi e-commerce su Facebook: la Polizia di Stato allerta gli utenti

Recentemente la Polizia di Stato si è esposta in prima persona per allertare gli utenti di Facebook, spesso vittime di vere e proprie truffe sponsorizzate sul noto social. Il motivo è dovuto al fatto che chiunque può acquistare inserzioni su Facebook, e che gli utenti sono abituati a vedere una promozione al suo interno come sinonimo di sicurezza: un misunderstanding che ha permesso a molti truffatori di organizzare diverse trappole: nei casi migliori il compratore ha pagato e non ha ricevuto nulla, ma nei casi peggiori ha visto la propria carta di credito clonata. Questo impone una grande attenzione quando si acquista sugli e-commerce, al di là delle sponsorizzazioni di Facebook, perché i tranelli possono essere ovunque sulla rete.

Come riconoscere una truffa?

Innanzitutto emerge l’esigenza di sapere che i propri dati sono protetti, e questo porta ad una considerazione: l’unico modo per averne la certezza, è atterrare su una pagina di pagamento (check-out) che sia protetta da un sistema di crittografia SSL, e testimoniato dall’etichetta HTTPS all’interno dell’indirizzo web.

Il secondo consiglio altrettanto importante è essere certi dell’effettiva esistenza del rivenditore da cui stiamo comprando: a questo scopo è opportuno verificare sempre la presenza della partita IVA e dei numeri tramite i quali contattare il rivenditore, in caso di dubbio si potranno richiedere maggiori informazioni sull’azienda, richiedendo online una visura camerale aggiornata, un documento che ha validità sei mesi che attesta l’effettiva esistenza dell’attività tramite informazioni quali i dati dei soci, la data di costituzione dell’azienda, il numero di dipendenti ed altre. Infine è utile anche leggere le opinioni degli altri acquirenti, che danno anche informazioni utili sull’effettiva efficienza del servizio.

Altri metodi per valutare un e-commerce

Non ci sono dati relativi all’azienda? Allora l’e-commerce è sicuramente una truffa. Invece, nel caso siano presenti, accertatevi sempre di chiamare il numero del servizio clienti per verificarne l’esistenza, e di controllare che l’ubicazione fisica della società corrisponda effettivamente all’indirizzo specificato sul sito. Altri modi per riconoscere una truffa? Evitate sempre e comunque di credere alle offerte e ai prezzi troppo bassi o convenienti, perché il rischio che vi venga spedito un prodotto contraffatto è altissimo. Inoltre – e questo vale soprattutto per gli smartphone – evitate sempre le app non ufficiali, perché in genere questi servizi funzionano in dropshipping e spediscono prodotti falsi dai mercati orientali.

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"