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Nonostante il caldo record di questi giorni e che vedrà venerdì, secondo le previsioni, Alessandria come la città più calda del Piemonte e tra le più torride d’Italia, al momento non si registra l’allarme siccità.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle disponibilità idriche necessarie per affrontare la straordinaria emergenza provocata dall’arrivo dell’ondata di calore.

“Le riserve di acqua sono per ora garantite – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – grazie alle precipitazioni del mese di maggio. In questo momento l’acqua è indispensabile in agricoltura per l’irrigazione di soccorso necessaria a salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro ma anche per abbeverare gli animali nelle stalle. Con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali”.

L’intervento con irrigazione di soccorso è importante soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie.

“La preoccupazione, viste le previsioni, è che si ripeta lo scenario del 2003 che è stato l’anno nero dell’agricoltura italiana con la richiesta dello stato di calamità in agricoltura nel 60% delle province italiane. Al momento – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – le riserve di acqua sono garantite grazie alla pioggia caduta a maggio che ha, in parte, ripristinato le scorte dopo un inizio anno molto siccitoso. Preoccupazione per gli animali ai quali va assicurato il necessario benessere con una adeguata disponibilità di acqua e una difesa dalle alte temperature con ambienti rinfrescati”.