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Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato inviatoci dal direttore dell Coldiretti Alessandria Simone Moroni.

Sembra quasi una barzelletta ma purtroppo una barzelletta non è! Ci risiamo, il Dicastero di XX Settembre è senza inquilino e il ministero dell’agricoltura di ritrova con un’agenda fitta di impegni e la poltrona vacante.

Che dire? Ormai non ci sono più dubbi: con il “totoministri” inizia ora un nuovo percorso di confronto che però non deve mai perdere di vista la crescita del sistema agroalimentare utile alle imprese, utile al Paese e apprezzato dalla gente.

Questo è il nostro obiettivo, il nostro impegno.
E’ un dato di fatto che alla politica abbiamo sempre chiesto di lasciarci fare senza chiedere nulla. Un nuovo Ministro però vorrà dire iniziare un cammino nuovo. Per questo è importante che il “nuovo interlocutore” capisca sin dalle prime battute che il percorso di evoluzione del modello di rappresentanza messo in campo da Coldiretti è partito da una considerazione: al centro della discussione e degli interessi c’è oggi il cibo più che il prodotto agricolo.
Quindi, non ci stancheremo mai di ribadire a chi occuperà la poltrona del Dicastero di XX Settembre di rafforzare e dare centralità all’agricoltura del nostro Paese per dare reddito alle aziende e garantire ‘giustizia’ per una chiara identificazione del prodotto attraverso l’etichettatura obbligatoria dell’origine, per tutto ciò che arriva ogni giorno sulla nostra tavola affinchè sia sempre più difficile continuare a utilizzare immagini, loghi e slogan che richiamano il Made in Italy.

E’ a questo che ci riferiamo quando diciamo che siamo impegnati a combattere “i poteri forti” che sottopagano la nostra agricoltura e rubano l’identità d’immagine della nostra agricoltura.
E adesso via al “totoministero” in preparazione del semestre europeo dove l’Italia e il settore dell’agricoltura avranno un ruolo tutt’altro che di secondo piano: l’importante è che non si perdano mai di vista la trasparenza e la distintività del Made in Italy.

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