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Sabato 24, in vista della chiusura della mostra dei Channukiot al Castello

Dalle ore 21,00 di sabato 24 ottobre al Castello del Monferrato, nel contesto della mostra dedicata ai Lumi di Channukkah, è in programma un’interessante serata dedicata al buio.

Nell’anno internazionale della luce, gli oltre 170 lumi esposti nelle sale del secondo piano saranno lo spunto per sorprendersi a guardare le cose al buio: in collaborazione con gli Astrofili Cielo del Monferrato, infatti, si spegneranno le luci del Castello per vedere il cielo e le luci degli spazi espositivi per accendere le candele delle Channukiot.

In particolare, sui bastioni della fortezza si terrà un’osservazione pubblica guidata, con l’ausilio dei telescopi messi a disposizione dai soci del Gruppo Astrofili Cielo del Monferrato, i cui componenti daranno assistenza e spiegazioni ai visitatori e partecipanti all’iniziativa.

Il tema principale della serata sarà la Nostra Luna, che con i suoi crateri, mari e frastagliati particolari farà bella mostra di sé durante la serata. I telescopi saranno puntati anche verso gli ammassi stellari, le nebulose e altri oggetti lontanissimi nel cosmo: una possibilità per conoscere meglio un altro aspetto di ciò che ci circonda.

Contemporaneamente saranno accese alcune lampade di Channukkah, per vederle in funzione e perché sia la luce delle candele e delle lampade stesse a mostrarsi poeticamente.

«L’anno internazionale della luce – ha voluto sottolineare l’assessore alla Cultura e Manifestazioni, Daria Carmi – merita di fare una riflessione sulle possibilità del vedere. Talvolta per cogliere al completo un’esperienza è opportuno guardarla sotto un luce nuova: in penombra, al buio, a lume di candela o di torcia. Così gli oggetti e i sentimenti possono rivelare aspetti sorprendenti, che a luce piena non avremmo colto».

E così, a pochi giorni dalla chiusura della mostra (prevista per domenica 1° novembre), si potrà partecipare a un’esperienza molto particolare: «Fin dall’inaugurazione i visitatori ci hanno chiesto di poter vedere le lampade accese. Ovviamente non tutte sono utilizzabili ma per celebrare la chiusura di una mostra così importante, che ha portato più di 15 mila persone a visitare il Castello del Monferrato ci è sembrato un bel momento di festa. Gli Astrofili ci hanno indicato il giorno migliore per l’osservazione della Luna, coincidente con questo periodo, e così è nata la serata del 24 ottobre, penultimo sabato della mostra, che sarà aperta fino alle 23,00».

            1. Il Gruppo Astrofili Cielo del Monferrato

I componenti del Gruppo Astrofili Cielo del Monferrato hanno cominciato a riunirsi con cadenza regolare dall’anno 2000, anche se da tempo si conoscevano e si ritrovavano spesso in serate osservative nei luoghi più bui, lontano dalle luci cittadine, ognuno con i rispettivi telescopi. Da questi incontri nacque l’idea di costituire un’associazione vera e propria. Il costante e regolare impegno dei fondatori e dei soci confluiti in seguito, ha permesso lo svolgimento di numerose serate osservative volte alla divulgazione e a una maggiore conoscenza delle meraviglie del cielo. In seguito, utilizzando le fotografie astronomiche ottenute con i propri strumenti, il gruppo ha allestito una mostra di fotografia astronomica di notevole livello qualitativo, consentendo a numerosi visitatori di ammirare gli affascinanti colori di numerosi corpi celesti. Il successo delle serate pubbliche e delle mostre fotografiche ha invogliato i soci del Gruppo ad evolvere il proprio impegno con la costruzione dell’Osservatorio Astronomico Pubblico, nato dall’unione di intenti con il Comune di Odalengo Piccolo. La collina del Bricco Palmaro, ad Odalengo Piccolo, fu subito prescelta come luogo ideale alla costruzione della struttura, in quanto considerato il miglior compromesso fra l’assenza di luci di disturbo e relativa vicinanza ai maggiori centri del territorio. L’osservatorio, con il supporto del Gruppo Astrofili Cielo del Monferrato, permette al più vasto pubblico l’incontro con il cielo.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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