Non so voi; ma io non ne posso più di sentirmi dire che “avremmo fatto la fine della Grecia”. Mi sembra infatti che il nostro modello di sviluppo sociale ed economico sia distante anni luce da quello ellenico; perché da noi le famiglie; nella stragrande maggioranza; il loro gruzzolo; grande o piccolo che sia; da parte ce l’hanno e l’80% di esse è proprietaria della casa dove abita. Il nostro sistema produttivo è poi incentrato sulle piccole e medie imprese dalle quali escono prodotti molto competitivi per qualità ed innovazione e soprattutto possiamo contare su un artigianato d’élite che getta sul mercato; anche internazionale; veri e propri oggetti d’arte mentre nel settore dei servizi abbiamo imprese che non temono rivali nel mondo. Semmai ad essere in crisi nel nostro sistema economico è il mondo delle grandi banche e della finanza creativa ad esse collegata. Ovvero ad essere in crisi è quel mondo dal quale proviene il nostro attuale Presidente del Consiglio; Mario Monti; nominato dal nostro Presidente della Repubblica; Giorgio Napolitano.
Ed è strano che proprio da Mario Monti; dal 2005 ai vertici della Goldman Sachs Group; la banca d’affari americana incriminata nel 2010 per frode alla Sec e dalla quale è partita la crisi mondiale del credito; venga giornalmente agitato lo spettro del default; sventolandoci davanti agli occhi lo spauracchio della Grecia.
Io non mi sento greco; sono italiano e ho fiducia nel mio Paese e nella sua vitalità creativa. Non ho fiducia invece in chi ci governa mettendoci terrore e appoggiandosi a finti Savonarola; ieri bigotti; oggi muti spettatori di un incredibile accanimento contro le classi più deboli e quasi impossibilitate a difendersi.
Gian Battista Cassulo