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Salvata a metà la cardiologia di Acqui Terme. La struttura sarà posizionata a breve al primo piano con 3 posti letto non monitorati e 4 monitorati all’interno dell’unità di terapia intensiva. Questo in sintesi il giusto compromesso tra eliminare la cardiologia  e l’impossibilità di mantenere i 12 posti letto monitorati secondo la riorganizzazione sanitaria regionale. L’accordo tra sindaci del territorio e regione Piemonte è stato siglato nei giorni scorsi attraverso il piano per l’organizzazione dei servizi sanitari del bacino di utenza di Acqui Terme. Il documento prevede il pronto soccorso aperto 24 ore, le strutture semplici di cardiologia, day surgery e oncologia, l’attività nei giorni feriali di ginecologia, nefrologia e dialisi, neurologia, oculistica, pediatria e urologia. Al distretto di Acqui Terme-Ovada sono stati poi assegnati 20 posti letto di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria (CAVS) con l’impegno da parte delle istituzioni di aumentare il numero di posti letto nell’area acquese.

dopo l'inaugurazione nel 2007, l'ospedale ha perso alcuni primari e reparti
dopo l’inaugurazione nel 2007, l’ospedale ha perso alcuni primari e reparti

Particolarmente soddisfatto il sindaco del comune di Acqui Terme, Enrico Bertero, per i risultati ottenuti. “Sono d’accordo con il consigliere Ottria, che, insieme al consigliere Ravetti, in un recente comunicato, ha dichiarato che per l’Ospedale di Acqui Terme ha vinto la buona politica. Verissimo. La nostra. Ovvero quella dei colleghi Sindaci che con il sottoscritto non si sono arresi a quanto imposto dalla Regione Piemonte riguardo al nosocomio cittadino. Hanno vinto tutti i Sindaci che si sono impegnati e non hanno subito passivamente, hanno vinto i Cittadini che hanno partecipato in maniera attiva, firmando per manifestare il loro disappunto e recandosi a Torino per manifestare per la salvezza dell’Ospedale, hanno vinto gli operatori sanitari, grazie all’apporto dei quali è stata recepita e compresa la realtà delle esigenze ospedaliere”. Bertero sottolinea  ancora la forza dei Sindaci e delle 19.516 firme raccolte nell’acquese per la salvezza dell’Ospedale, 3.200 persone che hanno partecipato al maggior corteo mai realizzato ad Acqui Terme, oltre 600 abitanti del territorio che con pullman, treni e auto hanno voluto essere presenti a Torino per manifestare e far sentire la propria voce alla Regione Piemonte.

Giancarlo Perazzi

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