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Il Maresciallo Capo Andrea GHIAZZA, mentre libero dal servizio passeggiava nella zona degli argini cittadini in compagnia delle due figlie di 9 e 12 anni, notava – da circa 150 metri di distanza – che sulla sommità del cavalcavia sulla tangenziale una persona stava scavalcando il guard-rail di protezione, alto circa 2 metri, con evidenti intenti anticonservativi. Il militare si metteva immediatamente a correre correva verso la persona urlando al suo indirizzo nel tentativo di farla desistere ma questa, poi risultata una 28enne di origine sudamericana residente ad Alessandria, dopo essersi seduta sulla grata metallica di protezione con le spalle rivolte verso il vuoto ed essersi calata una bandana sugli occhi, si lasciava cadere all’indietro. Il Maresciallo, nel frattempo sopraggiunto, con un balzo felino riusciva a salire sul guard-rail e, sportosi con tutto il busto oltre la grata di protezione, ancorché in equilibrio precario riusciva miracolosamente ad afferrarla per una caviglia e con uno sforzo quasi sovrumano, riusciva a trattenerla e non farla precipitare, nonostante la mancanza di qualsiasi collaborazione da parte della ragazza che, in rinchiusa in un silenzio surreale e completamente sospesa nel vuoto, non sembrava voler desistere dal suo insano proposito. Con tutta l’adrenalina che il corpo produce in situazioni come quella, malgrado il timore che la grata metallica potesse cedere sotto la pressione ed il peso di entrambi facendoli cadere da un’altezza di circa 11 metri, nonostante le urla e lo spavento delle sue bimbe, il sottufficiale non mollava la presa, riuscendo a trattenere la giovane per la caviglia per alcuni interminabili minuti, sino a quando un altro uomo – nonostante fosse domenica, il luogo era in quel momento insolitamente non frequentato dalle decine di podisti che di solito vi si allenano – udite le grida d’aiuto dello stesso maresciallo ormai quasi giunto allo stremo, accorreva sporgendosi anch’egli sulla grata metallica e afferrando la donna per l’altra gamba. Nonostante tutto, solo l’arrivo di un terzo soccorritore consentiva finalmente di sollevare e mettere definitivamente in salvo la povera ragazza, la quale, sotto shock e in stato catatonico, veniva subito affidata alle cure dei sanitari del 118 – nel frattempo sopraggiunti su segnalazione dello stesso GHIAZZA, unitamente ad una Volante della Questura ed autoradio del Radiomobile della Compagnia CC di Alessandria, ed ai numerosi curiosi che, testimoni dell’accaduto, esprimevano il loro caloroso apprezzamento ai soccorritori e, in particolare, al sottufficiale – che la trasportavano subito in ospedale ove veniva ricoverata.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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