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Sono cinque i casi risolti dal comando dei Carabinieri di Alessandria nelle ultime 24 ore. I militari hanno riepilogato gli interventi nel mattinale, diffuso ai vari organi di stampa questa mattina

1. I Carabinieri della Stazione di Alessandria Cristo hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione Mauro Angelo Amedeo, di 62 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato raggiunto da un ordine di carcerazione perché deve scontare una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione. Il provvedimento veniva emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto ed è il risultato di una condanna a pene concorrenti a seguito di numerosi fatti reati commessi dall’uomo negli anni. L’ultima condanna era stata emessa dal Tribunale di Rovereto nel marzo 2013 ed era divenuta definitiva nel dicembre 2014 per i reati di ricettazione, tentata truffa e sostituzione di persona commessi nel luglio 2011 a Rovereto. Inoltre, per l’uomo era divenuta eseguibile un’altra condanna, divenuta definitiva nel marzo del 2013, per quattro episodi di truffa, ricettazione tutti commessi nell’ottobre del 2009 in provincia di Asti a danno di aziende vitivinicole. Sommando le due pene si otteneva il totale di tre anni e sei mesi da scontare e, per tale motivo, dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Rovereto giungeva ai Carabinieri di Alessandria Cristo l’ordine di carcerazione nei confronti dell’uomo che veniva prelevato dai militari dalla sua abitazione e successivamente accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria per l’espiazione della pena residua.

2. I Carabinieri della Stazione di Alessandria Cristo hanno denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un cittadino dominicano di 24 anni e per porto abusivo di arma da taglio un cittadino dominicano di 27 anni, entrambi domiciliati ad Alessandria e pregiudicati. Entrambi venivano anche denunciati per la violazione delle norme sull’immigrazione. Il 24enne veniva fermato, in compagnia del 27enne, in corso Acqui e sottoposto a perquisizione personale veniva rinvenuto un pezzo di hashish mentre nel corso della perquisizione domiciliare veniva rinvenuto un altro pezzo di hashish per un peso totale di quasi 12 grammi. Il 27enne veniva anch’egli perquisito e trovato in possesso di un coltello della lunghezza di 21 centimetri. Entrambi venivano anche denunciati perché sprovvisti di documenti di identità e del permesso di soggiorno, mentre il 27enne risultava avere a proprio carico anche un ordine di espulsione emesso in passato dal Questore di Biella e al quale non aveva ottemperato. Lo stupefacente e il coltello venivano sequestrati e gli uomini venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati commessi.

3. I Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia un cittadino italiano di 61 anni, residente ad Alessandria. La pattuglia interveniva il 18 agosto alle 12.00 nel quartiere Cristo perché veniva segnalato al 112 che un uomo, dopo un litigio familiare, aveva minacciato la moglie e le figlie con un coltello. Le donne erano scappate di casa rifugiandosi nell’aitazione di un vicino che aveva dato l’allarme al 112, riferendo anche che l’uomo si era chiuso nel bagno di casa e aveva ancora con sé il coltello. I militari intervenivano subito nell’abitazione e si recavano verso il bagno dove sapevano di trovare l’uomo. Chiesto di aprire e non ottenendo risposta, ma sentendo solo dei lamenti provenire dal bagno, i militari smontavano un pannello della porta e avevano modo di vedere che il 61enne era sdraiato all’interno della vasca con il coltello sotto una gamba. Entrati nel bagno, prendevano il coltello e soccorrevano subito l’uomo perché si accorgevano che aveva ingerito diverse pillole di sonnifero, motivo per cui veniva accompagnato in ospedale per accertamenti. La donna e le figlie, queste ultime maggiorenni, venivano accompagnate in caserma dove raccontavano la loro storia iniziata per la moglie subito dopo il matrimonio e trasformatasi in un crescendo di soprusi e aggressioni che però sono sempre state verbali. L’uomo, che spesso abusava di alcolici, era solito aggredire verbalmente la moglie con insulti di ogni genere, minacciandola di fare del male a lei e alle figlie. Tali litigi negli anni erano diventati sempre più frequenti fino a diventare quotidiani. Spesso aggrediva verbalmente con insulti di ogni genere anche le figlie, ma a loro a volte era stato capace di assestare anche qualche schiaffo. La situazione con il passare degli anni era peggiorata, ma la donna non aveva mai presentato denuncia per quanto sofferto. Il 18 agosto scoppiava in casa l’ennesimo litigio per futili motivi e la donna, ormai stanca di questa situazione, minacciava il marito di raccontare al fratello di quest’ultimo il suo comportamento aggressivo, visto che il cognato quella mattina stava per venire a prendere l’uomo a casa. Il marito a quel punto andava su tutte le furie e insultava sia la moglie che le figlie, sferrando anche dei calci al cane che avevano in casa. L’uomo si dimenava e si muoveva nervosamente per tutta la casa, lanciava oggetti contro i familiari e tirava pugni contro ogni mobile. Poi si recava in cucina, prendeva un coltello e lo puntava al petto della moglie, puntandolo subito dopo verso il suo petto. La moglie bloccava il suo braccio e, vista la reazione, l’uomo mollava la presa del coltello ma andava in cucina a prenderne un secondo, correndo poi verso il bagno e chiudendosi dentro. A quel punto, la donna e le figlie scappavano dai vicini chiedendo aiuto nel timore che l’uomo potesse compiere qualche gesto pericoloso per la sua incolumità. Veniva chiamato il 112 e veniva inviate sul posto due pattuglie con l’intervento dei militari che entravano nell’alloggio e forzavano la porta del bagno per impedire all’uomo di compiere gesti inconsulti. L’uomo, che aveva assunto dei sonniferi in dose eccessiva e si era sdraiato nella vasca, veniva accompagnato al pronto soccorso per essere curato e veniva quindi denunciato per maltrattamenti in famiglia a seguito della denuncia che finalmente la donna aveva deciso di presentare. I coltelli utilizzati per commettere il reato venivano posti sotto sequestro.

4. I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per omessa ripetizione della denuncia di armi un cittadino italiano di 59 anni. I militari di Castellazzo, su richiesta di un una Stazione Carabinieri della provincia di Asti, procedevano alla verifica di detenzione di armi da parte dell’uomo e avevano modo di constatare che era in possesso di due fucili da caccia. Alla richiesta di presentare ai militari la sua denuncia di detenzione armi per verificare se le stesse fossero detenute legalmente, l’uomo consegnava una denuncia di detenzione presentata presso una Stazione Carabinieri della provincia di Asti. Però l’uomo si era trasferito a Castellazzo già dal 2013 ma, pur avendo spostato il luogo di detenzione delle armi, non si era mai preoccupato di denunciare nel nuovo luogo di residenza la detenzione di armi e non aveva chiesto per tempo l’autorizzazione al trasporto delle armi in occasione del trasloco. Le armi ovviamente venivano poste sotto sequestro e, per tali motivi, l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria

5. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria e della Stazione di Solero hanno denunciato, in diverse circostanze, per inosservanza del divieto di ritorno rispettivamente nei comuni di Alessandria e Solero un cittadino marocchino di 38 anni e una cittadina rumena di 27 anni, pregiudicati, il primo residente in provincia di Alessandria e la seconda domiciliata in provincia di Asti. Il 38enne veniva controllato in piazzale Berlinguer alle ore 12.00 circa del 21 agosto, mentre la rumena veniva controllata a Solero alle ore 15.30 del 19 agosto mentre si trovava lungo la SP 10. Dai controlli emergeva che non potevano trovarsi nel capoluogo e a Solero a seguito delle misure di prevenzione emesse nei loro confronti e valide per tre anni. I due, quindi, considerato che non rispettavano le disposizioni impostegli dal Questore, venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria. Da segnalare che il 38enne alcuni mesi fa era stato sanzionato perché svolgeva abusivamente il lavoro di parcheggiatore nel piazzale Berlinguer e, anche per tale motivo, gli era stato applicato il divieto di ritorno che aveva già violato in un’altra circostanza.

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