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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alessandria nel pomeriggio del 19 settembre hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per furto con strappo, ricettazione e violazione delle norme sull’immigrazione Redi Sako, cittadino albanese di 27 anni, pregiudicato e clandestino sul territorio nazionale. Con questa operazione i militari hanno finalmente identificato e fermato le scorribande dello scippatore solitario che agiva in vari quartieri della città, bloccando le sue prede per chiedere loro delle indicazioni stradali, strappando le catene d’oro che portavano al collo e dandosi alla fuga. L’uomo era già stato denunciato dagli stessi Carabinieri nel luglio di quest’anno per ben quattro scippi avvenuti nel quartiere Pista precisamente nei giorni 22, 24 e 28 giugno e 4 luglio, tutti avvenuti sempre di pomeriggio e sempre nei confronti di donne che camminavano per strada da sole e che portavano una catenina d’oro al collo. Il fermo del 19 settembre è invece avvenuto alla conclusione di un’indagine su un nuovo scippo avvenuto il 12 settembre alle 19.15 circa in via Galimberti quando una donna di 81 anni, mentre si recava a un rosario in una chiesa di via Monteverde, veniva avvicinata da un giovane in bicicletta che la fermava col pretesto di chiederle dove fosse piazza Garibaldi. Ma neanche il tempo di rispondere e il giovane le strappava la collana d’oro con brillanti che portava al collo, per poi scappare in bicicletta. La donna però lo aveva visto bene in volto e lo aveva descritto perfettamente ai militari tanto che questa descrizione coincideva esattamente con le caratteristiche somatiche dello scippatore fermato a luglio per gli scippi avvenuti nel quartiere Pista. Visto che tutti gli elementi concordavano e che il 27enne era stato recentemente fotosegnalato, la sua foto veniva inserita in un fascicolo fotografico che veniva mostrato all’81enne, la quali riconosceva proprio lui come l’autore dello scippo commessi nei suoi confronti in via Galimberti. Per questo motivo quando nel tardo pomeriggio del 19 settembre i militari della Radiomobile e del Nucleo Operativo della Compagnia, che lo cercavano per l’ultimo scippo, lo hanno visto in largo Catania a bordo di una bicicletta, hanno proceduto a bloccarlo ed accompagnarlo in caserma. Tra l’altro, la bicicletta in suo possesso in quel momento è anche risultata rubata dieci giorni prima a un uomo di 54 anni. La bicicletta veniva quindi restituita al legittimo proprietario e il 27enne, visti i precedenti penali, il fatto che è clandestino sul territorio nazionale, che non svolge alcuna attività lavorativa e che lo scippo è avvenuto ai danni di persona anziana, quindi particolarmente vulnerabile, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per furto con strappo e denunciato per ricettazione della bicicletta e violazione delle norme sull’immigrazione, venendo poi accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria. Per il 27enne il GIP del Tribunale di Alessandria disponeva successivamente la misura della custodia cautelare in carcere.

I Carabinieri della Stazione di San Giuliano Vecchio hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per ricettazione Gentian Dizdari, cittadino albanese di 41 anni, e Francesca Castrogiovanni, di 39 anni, entrambi pregiudicati. La donna veniva anche segnalata alla Prefettura quale assuntrice di stupefacenti. Una pattuglia di San Giuliano Vecchio, alle 14.30 del 24 settembre, effettuava un posto di controllo sulla SS 35 bis dei Giovi nei pressi di Litta Parodi e il caposervizio decideva di fermare un’auto sospetta. Ma il conducente di questo veicolo però, anziché fermarsi, accelerava e superava due auto che aveva davanti, anche se nella corsia opposta sopraggiungevano delle auto che dovevano scansarsi per evitare l’auto in fuga. I militari iniziavano un inseguimento, ma il veicolo in fuga effettuava delle manovre molto pericolose che mettevano in pericolo gli altri utenti della strada. Addirittura sulla rotonda nei pressi del cimitero di Spinetta Marengo l’auto saliva sui cordoli che delimitano la carreggiata al fine di superare le auto in fila e continuare a scappare. All’altezza del Castello di Marengo l’auto in fuga veniva affiancata dai militari, ma il conducente del veicolo tentava di speronare il mezzo militare con spostamenti verso sinistra per far urtate l’auto dei Carabinieri contro lo spartitraffico centrale. Intanto giungeva in ausilio anche una gazzella del Radiomobile e i due decidevano di arrendersi nei pressi di un distributore di carburante, dove venivano bloccati. Da un rapido controllo, l’auto risultava rubata a Novi Ligure intorno alle 12.30 della stessa mattina e i due venivano quindi accompagnati presso la Stazione di San Giuliano Vecchio dove venivano arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e denunciati per ricettazione di auto. Entrambi venivano perquisiti e sulla donna, occultato nelle parti intime, veniva rinvenuto un involucro contenente tre grammi di hashish. I due arrestati venivano poi accompagnati presso la loro abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo svoltosi il 26 settembre e conclusosi con la convalida dell’atto, il rinvio dell’udienza e la loro immediata liberazione.

I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza, porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere un cittadino rumeno di 46 anni, pregiudicato. L’uomo veniva fermato il 25 settembre alle 10.00 circa a Solero sulla SP 10 alla guida di un furgone con targa rumena per la sua condotta di guida pericolosa, creando grave pericolo per sé stesso e per gli altri utenti della strada, manifestando evidenti sintomi di ebbrezza alcolica. Viste le sue condizioni fisiche e accertato che aveva sicuramente alzato il gomito, veniva richiesto all’uomo di sottoporsi al test dell’etilometro che evidenziava un tasso di circa 1,45 g/l, ovvero quasi tre volte il consentito. Visto che non sapeva giustificare la sua presenza sul posto e che il suo atteggiamento era sospetto, veniva anche sottoposto a perquisizione estesa anche al veicolo dove, nei vani portaoggetti, venivano trovati un coltello a serramanico con sistema di bloccaggio a pulsante della lama e un altro coltello a serramanico, di 25 e 22 centimetri di lunghezza, di cui non sapeva giustificare il possesso. I coltelli venivano sequestrati e il 46enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il porto abusivo di arma e di oggetti atti ad offendere e per guida in stato di ebbrezza. La sua patente di guida rumena veniva immediatamente ritirata e il furgone veniva affidato a persona in grado di guidare. Durante lo stesso servizio, ma alle successive ore 12.45, la stessa pattuglia denunciava per falsità materiale commessa dal privato un cittadino senegalese di 45 anni, residente in provincia di Avellino, pregiudicato. Fermato in frazione Astuti a bordo di un’auto condotta da un connazionale, esibiva ai militari un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Avellino che però era la riproduzione perfetta di quello originale, che non aveva al seguito. L’uomo infatti aveva duplicato il permesso di soggiorno formandone uno con stesso numero seriale, perfetta riproduzione di quello originale. Non essendo consentita alcuna riproduzione di un documento autorizzativo quale il permesso di soggiorno, il documento falso veniva sequestrato e l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per false dichiarazioni sull’identità personale un cittadino italiano di 46 anni, residente in provincia di Pavia, con precedenti di polizia. Alle 02.00 circa del 25 settembre la pattuglia, mentre controllava la zona industriale della Micarella, incrociava un’auto e, nonostante avessero segnalato al conducente di fermarsi, questo continuava la sua corsa. Inseguito e raggiunto il veicolo, l’uomo sembrava subito alterato dall’abuso di sostanze alcoliche e alla richiesta di fornire la patente di guida, riferiva di averla dimenticata a casa. Chiesto un altro documento di identità, diceva di non averne al seguito e forniva a voce le sue generalità. Veniva accompagnato presso la caserma dove veniva effettuato il controllo con etilometro dal quale risultava un tasso di 0,75 g/l e successivamente, al fine di compilare i verbali, iniziavano gli accertamenti sull’uomo attraverso le banche dati. Da un controllo su più applicativi, l’uomo con quei dati anagrafici risultava inesistente. Solo a quel punto, il 46enne ammetteva di avere fornito le generalità errate perché risultava sprovvisto di patente in quanto revocata. Infatti, dal controllo in banca dati con le vere generalità risultava, da oltre due anni, la revoca della sua patente su decreto del Prefetto di Pavia. Veniva quindi denunciato per le false dichiarazioni rese e sanzionato amministrativamente per guida senza patente e guida in stato di ebbrezza. L’auto veniva sottoposta a fermo amministrativo e affidata alla depositeria giudiziale.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 32 anni, residente in provincia di Alessandria. Una gazzella del Radiomobile fermava l’auto, da lui condotta e di proprietà di altra persona, alle 23.30 circa del 25 settembre in corso Crimea accertando che l’uomo era evidentemente ubriaco e in stato di alterazione psicofisica, visti il forte odore che proveniva dall’abitacolo e il suo atteggiamento durante il controllo. Veniva quindi sottoposto al test dell’etilometro che evidenziava un valore di oltre 1,80 g/l circa, cioè oltre tre volte il limite consentito dalla legge. L’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria, la sua patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre l’auto veniva affidata a persona in grado di guidare.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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