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Botta e risposta tra i sindacati e l’amministrazione comunale di Palazzo Rosso.  Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Alessandria hanno divulgato ieri un comunicato stampa molto critico nei confronti di alcune scelte prese dall’attuale amministrazione comunale. Di seguito il comunicato:

‘Comune di Alessandria: una gestione che non ha trasparenza, dialogo, anima. Pagano lavoratori e cittadini’
Il DL approvato sui precari della PA Regioni e AALL non risolve, ma indirizza.
Resta il macigno risorse, si devono ancora capire i dettagli. Come hanno detto le Segreterie Nazionali del sindacato, se non è solo fumo, si tratta di un passo avanti.
Qui, vogliamo cogliere l’atto di indirizzo che il DL compie, e, alla luce di questo, tornare sul caso, drammatico, di Alessandria.
Salvaguardare il lavoro:
come si fa ad esternalizzare servizi, a dar fuori lavoro, senza nemmeno preoccuparsi di trasferire i lavoratori?
Chi ci guadagna con l’affidamento esterno del servizio?
Non è chiaro quanto si risanino i conti del Comune e delle partecipate, quale sia la convenienza economica di queste operazioni. I conti chiesti, per capire il senso delle operazioni, non sono mai arrivati.
Quel che è chiaro è che si vende lavoro. Ovvero i lavoratori. I nostri.
E’ inutile edulcorare la realtà: i posti di lavoro si stanno perdendo.
In Aspal e Costruire insieme, con le operazioni servizio informatico e servizi educativi. Tutti i precari, a cui erano state fatte grandi promesse, sono a casa. Le cooperative sono al collasso e i licenziamenti sono già in corso.
Qui siamo oltre la strozzatura dei numeri e dei vincoli del dissesto. Sono scelte di gestione di questa amministrazione.
Siamo alla madre dei problemi: la trasparenza, la qualità delle relazioni, la chiarezza del progetto, la coerenza con le promesse fatte in campagna elettorale. La qualità dei servizi, in particolare i più delicati come quelli per l’infanzia.
Se l’unico obiettivo di questa amministrazione è passare il nodo bilancio, con tagli lineari su lavoro e servizi ai cittadini, con tariffe al massimo , siamo di nuovo allo strappo.
Se le scelte di gestione aggravano la durezza del dissesto, è ancora peggio.
Vedremo come si conclude la vicenda AMIU, dove avevamo condiviso il percorso ARAL, ma adesso?
Cosa succederà di ATM.
Ma su Aspal e Costruire, dove sembravano aprirsi spiragli anche per il TRA, il salto indietro è stato abissale. Il nostro dissenso è totale e il confronto va riaperto subito. Sul lavoro, sui servizi, sui costi”.

Pronta la reazione della giunta, che ha così risposto ai sindacati:

Prendiamo atto del comunicato pubblicato da CGIL CISL e UIL in data odierna che preferisce, per l’ennesima volta, spostare l’attenzione dal merito delle questioni a giudizi di valore e politici arrivando al punto di accusare questa Amministrazione di  “vendere i  lavoratori”. Un’affermazione talmente lontana dalla realta’ di questi quindici mesi, che, se non viene rimossa, impedisce qualsiasi forma di confronto.

 

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