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Balzo in avanti dell’utile netto (3,5 milioni), patrimonio a 95 milioni e ricavi complessivi superiori del 22% rispetto al precedente esercizio. L’Assemblea degli azionisti approva all’unanimità il rinnovo triennale del CdA, allineandolo a nuovo Statuto e Legge Madia.  L’assemblea degli azionisti di Amag SpA ha approvato oggi il Bilancio consolidato relativo all’esercizio 2015 e ha deliberato una serie di importanti provvedimenti volti all’ulteriore consolidamento della multiutility alessandrina. Partiamo dal bilancio, dove i segni “più” parlano di un’azienda che anno dopo anno recupera il “gap” derivante dall’impatto della crisi finanziaria del Comune di maggioranza e che evidenziano una performance in grado di attrarre nuovi e importanti investimenti. In estrema sintesi questi i principali valori in Euro: • ricavi complessivi a 82,7 milioni, superiori del 22% rispetto all’anno precedente; • margine operativo lordo a 14,2 milioni, in crescita di 3 milioni rispetto al 2014; • balzo in avanti dell’utile netto che si attesta a 3,5 milioni (contro i 900 mila del 2014); • patrimonio netto di gruppo che sale a 95 milioni; • margine di disponibilità finanziaria breve a 14,5 milioni, contro gli 8,2 dell’anno precedente. Numeri, questi, che trovano grande soddisfazione tra gli azionisti e fanno guardare con rinnovata fiducia al domani per la società guidata dal Presidente Stefano De Capitani e dall’AD Mauro Bressan. E proprio in virtù di un trend in forte crescita, l’assemblea ha oggi voluto dare un segnale a stakeholder e investitori, approvando un pacchetto di provvedimenti che rappresentano un’ulteriore spinta al futuro della società. Una prima, duplice decisione riguarda i compensi degli amministratori e si richiama al concetto di “Responsabilità Sociale in Azione”, di recente adottato dal gruppo per rimarcare il proprio ruolo di servizio al territorio: gli amministratori hanno optato per rinunciare al 25% della parte variabile del compenso (e dipendente dai risultati comunque raggiunti) per il 2015 e, parallelamente, si è deciso di non aumentarli per il 2016 in attesa dell’emanazione delle nuove tabelle ministeriali previste dalla Legge Madia. Restando sul piano della governance, si è provveduto all’allineamento della composizione del Consiglio di Amministrazione rispetto al nuovo Statuto e alla Legge Madia, tramite: • le dimissioni dal CdA del consigliere Claudio Perissinotto, ringraziato per il suo contributo e che resta, invece, Presidente della società partecipata “Amag Ambiente”; • la prossima cooptazione di un consigliere nominato in rappresentanza dei Comuni di minoranza. In tal modo il nuovo CdA sarà formato da 3 consiglieri nominati dal Comune di Alessandria (oltre a De Capitani e Bressan, è confermata la consigliera Marta Giovannini) e da 2 consiglieri di nomina dei Comuni minori (la consigliera Marinella Barisone e un altro consigliere di prossima nomina). È stato, quindi, votato all’unanimità il rinnovo triennale dell’attuale CdA (fino all’approvazione del bilancio 2019), con l’obiettivo condiviso di garantire continuità di gestione e stabilità alla Società e, in particolare, ai potenziali nuovi investitori. E proprio a questi ultimi è rivolta la l’imminente procedura di selezione dei nuovi azionisti finanziari di minoranza: un percorso che prevede in ordine progressivo la selezione dell’Advisor e, successivamente dei nuovi soci. Una selezione – è importante ricordarlo – che avverrà tramite aumento di capitale e, quindi, comporterà un ulteriore rafforzamento della struttura patrimoniale e della capacità di investimento.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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