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Acqui Terme vende le sue terme agli stranieri.
Sembra quasi una sconfitta per la città che in realtà vede l’operazione di vendita quasi come una liberazione dopo oltre un decennio di attesa per lo sviluppo termale locale.
La società South Marine Real Estate si è aggiudicata il bando di vendita per circa 16,8 di euro e nei prossimi giorni saranno espletate le pratiche di vendita per il passaggio di proprietà delle quote termali di 81,1% da Finpiemonte partecipazioni, società controllata dalla Regione Piemonte alla società con sede in Svizzera.
La restante quota sarà a disposizione del nuovo socio di maggioranza per l’eventuale acquisto visto che i tre principali soci di minoranza non hanno esercitato il diritto di prelazione.
Comune di Acqui, Fondazione Cra Alessandria, FinSystem medical cercheranno di vendere le proprie quote al nuovo socio. Nulla da fare per i concorrenti, in particolare per il gruppo acquese Orione, partecipato dalla famiglia tortonese Gavio che secondo quanto trapelato dopo l’apertura delle buste avrebbe offerto una cifra tra un terzo e la metà della base d’asta.
Ora la città guarda avanti, in attesa di un piano industriale con l’avvio di una serie di corposi investimenti che andrebbero dal settore del benessere a quello della farmacologia legata alle proprietà terapeutiche della Bollente, non escludendo il comparto riabilitativo.
Nella seconda settimana di settembre il primo incontro tra l’amministrazione Bertero e la Holding immobiliare svizzera per comprendere al meglio il futuro dello sviluppo termale in città.

Giampi Grey

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